Il detective sonnambulo: un quadrilatero sentimentale per cambiare il mondo nel libro di Vanni Santoni
Intervista allo scrittore toscano che nel suo ultimo romanzo per Mondadori tra criptomilionari, anarchici e artisti racconta le contraddizioni della società attuale, dalle sperequazioni economiche al collasso ecologico
Quattro personaggi – lo studente expat Martino, la misteriosa Johanna, l’anarchica Tanya e il critpomilionario Manfredi Contini della Torre – incrociano le loro vite in un quadrilatero sentimentale nel nuovo romanzo dello scrittore toscano Vanni Santoni, “Il detective sonnambulo”, appena uscito per Mondadori, e provano a fare la differenza in un mondo sempre più complesso, disastrato e impossibile da cambiare.
A fare da sfondo sono quattro città – Parigi, Davos, Berlino e Venezia – simbolo delle contraddizioni del nostro presente, dove la ricchezza è sempre più concentrata nelle mani di pochissimi, dove la catastrofe ecologica è sempre in agguato e neppure il denaro, l’arte e l’attivismo politico sembrano bastare per deviare l’umanità dal percorso catastrofico che ha imboccato.