Giornata dell’olivo, l’impegno della Regione per l’olivicoltura eroica
Numeri da record per la stagione dell’olio in Toscana ma l'impegno della Regione guarda oltre: dal sostegno alle realtà in zone disagiate al recupero delle piante abbandonate
Ottanta varietà di olivi in Toscana, oltre 80 milioni di piante certificate dalle cinque denominazioni di origine e un esercito di 10mila olivicoltori. Numeri da record per la stagione dell’olio in Toscana. Nella giornata mondiale dell’olivo, istituita dall’Unesco nel 2019, la Toscana celebra la pianta che è il simbolo stesso di questa terra. Ne esalta la qualità delle sue olive che grazie al lavoro degli agricoltori diventano oro verde in bottiglia. Soprattutto traccia un bilancio sull’andamento della stagione in corso. Da tempo la Regione Toscana sta portando avanti una strategia per valorizzare al meglio la produzione. Si pensi al bando per la selezione regionale riservata agli operatori che certificano olio extravergine di oliva. Partecipano alla selezione le Dop Chianti Classico, Lucca, Seggiano e Terre di Siena e l’Igp Toscano. Buy Food, come ha confermato la scorsa edizione, è un’ottima vetrina per promuovere gli olii a denominazione e quelli biologici, soprattutto tra i buyer stranieri. Molti i progetti per il futuro. In un’ottica di salvaguardia di una pianta che è parte integrante del territorio arriva ora l’impegno della regione per sostenere l’attività olivicola nelle zone più disagiate della Toscana e l’olivicoltura eroica. Recuperando le tante piante abbandonate nella regione.