Torna “I Luoghi del Tempo”: musica e spettacoli per scoprire la Maremma
Dal 27 maggio al 15 giugno il festival, dedicato quest’anno a Italo Calvino, propone spettacoli teatrali e musicali, passeggiate e degustazioni in alcuni dei luoghi più belli del territorio
Unire le arti dello spettacolo e la letteratura con la valorizzazione del territorio. È questa la filosofia de “I Luoghi del Tempo”, il festival realizzato con il sostegno della Regione Toscana he dal 27 maggio al 15 giugno torna ad animare i luoghi più belli della Maremma e delle Colline Metallifere con concerti, spettacoli, passeggiate e degustazioni, per portare il pubblico alla scoperta di un territorio che ha ancora molto da offrire, anche in contesti meno conosciuti e battuti dal turismo e dalla cultura di massa.
Gli spettacoli teatrali e musicali infatti sono sempre preceduti da passeggiate o incontri insieme agli ospiti che parleranno di temi attuali e importanti o racconteranno storie legate al territorio. Gli eventi poi si concludono con degustazioni di prodotti tipici, grazie alla sinergia con piccole aziende e produttori locali.
Tra ospiti di questa edizione, dedicata a Italo Calvino, ci sono Tomaso Montanari, Giuseppe Cederna, Lella Costa, Stefano Bartezzaghi, Francesco Montanari, Sacha Naspini, Claudio Morici, Remo Anzovino, Petralana, il nuovo talento della poesia italiana, Andrew Faber, e i giovani musicisti Michelangelo Scandroglio, Stefano Marini, Androgynus.
“I Luoghi del Tempo è un festival di esperienze perché permette ai partecipanti di immergersi appieno nelle parole e nelle note che ascoltano divenendo loro stessi protagonisti in ogni location – ha spiegato presentando il festival l’assessore all’economia e turismo della Toscana, Leonardo Marras – proprio le esperienze legate alla natura e alla cultura stanno diventando, sempre di più, attrattori di viaggio anche per la Toscana meno battuta, quella più distante dalle città d’arte. Stiamo lavorando molto in questa direzione per andare incontro alle esigenze dei turisti, mutate dopo la pandemia, costruendo insieme ai territori un’offerta sempre più ampia e variegata. La Maremma ha tantissimo da raccontare con paesaggi, tradizioni, avvenimenti, sapori. Il festival è senza dubbio uno dei migliori narratori”.