Famiglia, lavoro e pandemia: le lavoratrici della sanità scontano il prezzo più alto
La ricerca dell'Irpet presentata a Firenze, nella sede della giunta regionale, rileva un preoccupante divario di genere e una situazione ancora più pesante per le operatrici sanitarie. L'assessora Nardini: "Azioni in campo per promuore il cambiamento culturale necessario"
La pandemia ha reso più pesante il carico di cura dei figli e dei familiari non autosufficienti e a farne le spese sono soprattutto le donne, anche tra le lavoratrici del Servizio sanitario regionale che rappresentano ben il 72,3% degli occupati. Questo aggravio ha costituito ulteriore fattore di stress e ampliato i divari di genere rendendo ancora più urgente l’attivazione di azioni di welfare, non solo per agevolare la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, ma soprattutto per consentire una redistribuzione dello stesso carico tra uomini e donne.
Sono queste le considerazioni principali emerse dall’indagine realizzata nei primi mesi del 2022 dall’Irpet, grazie alle risorse del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo, sul personale della sanità toscana.