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Piante, semi e storie: l’Erbario Centrale Italiano dell’Università di Firenze va online

Parte il progetto di digitalizzazione da 7 milioni di euro degli oltre 2 milioni di campioni botanici conservati nell'archivio fiorentino della biodiversità

Mar 11 Giugno, 2024

L’Erbario Centrale Italiano del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze, che con oltre 2 milioni di campioni botanici è il più grande del nostro paese e tra i più importanti al mondo, diventa digitale. Grazie al progetto del National Biodiversity Future Center, il primo centro italiano di ricerca sulla biodiversità sostenuto dal Pnrr, ha preso il via con un finanziamento di 7 milioni di euro la digitalizzazione dell’erbario fiorentino e di altre collezioni naturalistiche italiane, che in questo modo saranno accessibili online ai ricercatori e agli appassionati di tutto il mondo.

Da qui all’agosto del 2025 saranno scansionati e digitalizzati più di 4 milioni di campioni, una memoria storica preziosissima fatta di piante, semi, muschi, funghi, licheni, felci e alghe raccolti sin dal 1842, quando il botanico palermitano Filippo Parlatore fondò l’Erbario Centrale Italiano a Firenze. Un archivio di biodiversità che raccoglie anche le storie degli studiosi che hanno contribuito ad arricchirlo, come Charles Darwin, il padre della teoria dell’evoluzione della specie, o Jeanne Baret, esploratrice francese e prima donna a fare il giro del mondo nel 1776 travestita da uomo, e che oggi può aiutarci anche a capire i cambiamenti climatici.