Alla scoperta delle Terre di Pisa tra vini doc e un’ospitalità di alta gamma
Per l'assessora Saccardi appare stretto il legame tra viticoltura e turismo: una realtà pronta a recuperare la tradizione senza rinunciare a innovare
Le campagne del Pisano, sei milioni d’anni fa, erano un grande mare aperto. Tra i filari affiorano ancora oggi conchiglie fossili e perfino una barriera corallina. Un terreno fertile che regala un’inconfondibile sapidità e carattere ai vini doc del Terre di Pisa.
Il consorzio, nato nel 2018, sta lavorando per far conoscere e apprezzare questa realtà in Toscana dove i vitigni autoctoni e internazionali convivono al fianco di attività ricettive di alta gamma. La vice presidente della Regione Toscana Stefania Saccardi ha incontrato i produttori di Villa Saletta, Badia a Morrona, Fattoria di Fibbiano e Tenuta di Ghizzano per conoscere da vicino queste attività che tengono alto il nome di una Toscana forse meno nota ma certo di grande fascino.
Ne è emerso un quadro ricco di colori e di profumi: accanto al vino nelle Terre di Pisa si trovano olio extravergine di oliva, pasta, cioccolato, tartufi. L’elenco è lungo perché tante e tali sono le specialità da provare. Le aziende vinicole della zona stanno poi investendo per un’offerta sempre più di alto livello. A cominciare dalla proposta bio con le coltivazioni che arrivano a toccare il 90%. L’investimento più importante è di Villa Saletta che sta lavorando alla nuova cantina e punta a sviluppare un’ospitalità diffusa ma d’alta gamma all’interno del borgo presente nell’azienda vinicola.
“Sono una bella sorpresa le Terre di Pisa – il commento della vice presidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi-. E’ una denominazione nuova ma ricca di storia e innovazione e che punta al recupero di una tradizione importante. Una realtà dove appare stretto il legame tra viticoltura e turismo“.