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Zubin Mehta apre l'80° Maggio Musicale Fiorentino il 24 aprile

Uno dei festival di musica classica più importanti d'Italia si aprirà con un concerto sinfonico tra tradizione e contemporaneità con Beethoven, Cerha, Schönberg e Ravel

/ Redazione
Mer 19 Aprile, 2017

Il 24 aprile prende il via l’80° edizione del Festival del Maggio Musicale Fiorentino, una scadenza importante, un compleanno tondo e pieno che con le sue proposte in cartellone resta nel solco di una tradizione storica consolidata e di prestigio. Il Festival si aprirà come oramai prassi consolidata alle 18, con un grande concerto sinfonico diretto da Zubin Mehta che appunto sarà emblematico, simbolico, della sua storia affiancando alla Coriolano Overture di Ludwig van Beethoven, la prima esecuzione italiana di un autore contemporaneo, il Concerto per percussioni e orchestra di Frederich Cerha, interpretato da Simone Rubino, a due composizioni del Novecento: il Concerto per violino e orchestra op. 36 di Arnold Schönberg (che verrà eseguito da Michael Barenboim) e la seconda suite dal balletto Daphnis et Chloé di Maurice Ravel che impegnerà anche il Coro.

Ha scritto in una nota Zubin Mehta:Il numero 80 è ricorrente nella mia vita: ho compiuto ottant'anni; ho celebrato gli 80 anni di attività della Israel Philharmonic Orchestra e mi accingo a festeggiare l'80 edizione del Festival Fiorentino con l'Orchestra e il Coro del Maggio. Se ripenso alla mia lunga esperienza al Maggio - iniziata l'11 febbraio 1962 con un concerto nella Stagione Sinfonica, mentre il debutto al Festival risale al 32° Maggio Musicale del 1969 - mi tornano alla mente, innanzitutto, le migliaia di volti di colleghi, solisti, cantanti, registi, scenografi, professori d'orchestra, artisti del coro, tecnici e maestranze che in questi lunghi anni hanno collaborato con me in questa magnifica avventura fiorentina: a tutti loro va il mio ringraziamento più sincero. La storia del Maggio è lunga e gloriosa e sono fiero di avervi contribuito con tutta la mia passione e con un impegno assoluto che hanno contribuito alla continua crescita artistica dell'orchestra e del coro, testimoniata dai successi riportati in tutto il mondo e nelle sedi internazionali più prestigiose, dal Festival di Salisburgo al Musikverein di Vienna. In questo 80° Maggio: dirigerò, per la terza volta a Firenze, Don Carlo di Verdi, un'opera che mi è particolarmente cara e che considero un capolavoro assoluto. E dunque, un benvenuto sincero a tutti gli artisti che parteciperanno a questo 80° Maggio Musicale e al Maggio un augurio dal cuore: per innumerevoli future edizioni del Festival, sempre all'altezza del prestigio e dell' eccellenza artistica che lo hanno finora contraddistinto.”

Subito dopo per la prima volta dalla sua fondazione il Festival lascerà la città di Firenze per omaggiare Pistoia, città italiana capitale della cultura per il 2017. Al teatro Manzoni il 26 aprile, il sipario si aprirà su Idomeneo, l’opera di Wolfgang Amadeus Mozart nella produzione del Theater an der Wien con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Gianluca Capuano. Il secondo titolo d’opera torna a Firenze il 5 maggio con l’atteso Don Carlo di Giuseppe Verdi e la regia di Giancarlo Del Monaco che finalmente riporterà sul podio di un’opera lirica il maestro Zubin Mehta. La terza opera in programma, sarà una prima rappresentazione assoluta, messa in scena al teatro Goldoni il 24 maggio: L’histoire du soldat, nuova creazione ispirata all’omonima opera da camera di Igor Stravinskij in un nuovo allestimento del Maggio.

Nel cartellone seguiranno poi un nutrito calendario di concerti, altri due diretti da Zubin Mehta il 10 maggio (concerto per violoncello e orchestra op. 104 di Dvorak, una delle sue opere più intense, il Te Deum di Bruckner e Kammersymphonie in mi maggiore op 9 di Schönberg) e il 13, durante il quale col maestro sarà sul palcoscenico uno tra i massimi virtuosi del mandolino, Avi Avital. Sul podio il 18 maggio torna Karl-Heinz Steffens che nel programma proporrà il Requiem tedesco di Johannes Brahms; il 21 sarà la volta di Thierry Fischer con la Rapsodia op. 53 di Brahms e la Symphonie fantastique di Berlioz; il 25 maggio Kristjan Jarvi affiancherà Stefano Bollani che si metterà alla tastiera del pianoforte per eseguire per la prima volta in assoluto una sua composizione Concerto Azzurro.

Il ciclo ClassiCONtemporaneo proporrà il 28 maggio David Robertson che aprirà il concerto con Syntax di Ivan Fedele, un ciclo di tre brani ispirati ai tre massimi compositori del Classicismo (Haydn, Mozart, Beethoven) e poi dirigerà la sinfonia n.1 Titan di Gustav Mahler; il 31 maggio Marco Angius tornerà a dirigere l’Orchestra del maggio in un concerto che propone celebri pagine beethoveniane accostate a un brano contemporaneo come il Concerto n.8 per pianoforte e orchestra di Luca Mosca.

Due grandi orchestre ospiti completeranno il cartellone: per rendere un tributo al grande compositore e direttore Pierre Boulez nel primo anniversario della sua morte, l’Ensemble intercontemporain il 26 maggio eseguirà un concerto con musiche di Claude Debussy , Béla Bartòk e di Pierre Boulez stesso; un mese dopo, il 26 giugno torneranno in concerto i Berliner Philharmoniker diretti da Gustavo Dudamel con pagine di Richard Wagner e Robert Schumann.

Durante tutto il periodo del Festival verrà allestita in teatro, nei foyer di platea e galleria una mostra dal titolo Un segno della nostra storia curata da Moreno Bucci sulla storia degli spettacoli che più hanno lasciato il segno nel corso di questi 80 anni.

Per informazioni:
www.operadifirenze.it

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