Pensare al nome di un'azienda, oggi, significa pensare al marketing. Quanto sarà efficace il brand? Riuscirò a comunicare al meglio il prodotto? Domande legittime, domande moderne. Domande cui siamo fin troppo abituati e che spesso proiettano la mente quasi esclusivamente al futuro dimenticando (seppur temporaneamente) il passato. Compreso quello del proprio territorio. Eppure è da lì, da quelle terre che furono città-stato e da quei paesaggi collinari noti soprattutto per l'alabastro, che inizia il viaggio imprenditoriale, artistico e culturale di VolaterrA.
C'è chi lo definisce legittimamente un progetto d'impresa. Un'etichetta che non si rifiuta, certo, ma che forse sta un po' stretta. Quello che si potrebbe ridurre con un'analisi di mercato trova nella diffusa funzione imprenditoriale di quest'azienda un ruolo che si radica sul territorio. E lo esalta e lo promuove, valorizzando le eccellenze. Non importa che si tratti di prodotti enogastronomici o talenti artistici. Qua conta l'identità. E lo si dovrebbe capire fin dalla scelta di quel nome, VolaterrA, che fa eco a Volaterrae, sostantivo latino con cui la città d'origine etrusca veniva chiamata.
Il vento e la terra, appunto. In quel nome c'è una selezione degli elementi naturali così indispensabili a fare nascere e crescere prodotti che i turisti (e non solo loro) possono trovare, degustare e comprare al civico 5 di via Giusto Turazza. Paté e salse per le bruschette, ragù di lepre o ai funghi porcini, i più svariati condimenti. E poi, ovviamente, anche olio e vino. Tutti prodotti toscani, frutto del lavoro attento e appassionato delle aziende agricole del territorio, che VolaterrA ha raccolto e promosso con il suo marchio.
La missione? «Creare un contenitore da presentare a chiunque si avvicini per scoprire cose buone da mangiare e cose belle da vedere» dice senza incertezze Jonni Guarguaglini. Lui di anni ne ha 27 e quest'azienda l'ha fondata poco tempo fa per «inseguire un sogno». A Volterra la sua famiglia produce olio da generazioni, ma Jonni è andato oltre. Con coraggio, determinazione e passione ha ampliato il contenitore. E così, oltre alla dimensione enogastronomia, si è aggiunto un nuovo contesto culturale.
VolaterrA nasce come uno spazio fisico, una piccola attività nel centro del paese. Ma ben presto, oltre allo spazio di vendita, si sviluppa un percorso di degustazione e testing sensoriali in salette accoglienti e ben arredate. «Avviciniamo la persona al prodotto, suscitando emozioni proprio grazie al cibo» spiega soddisfatto Jonni. «D'accordo, si tratta di uno spazio commerciale. Ma non vendo niente se non scatta la scintilla. La gente deve avere un motivo per sentirsi attratta da quello che proponiamo».
Un'attrazione sensoriale che esiste davvero. E che si è estesa, contagiosa, a tutto il paese, esaltandone i talenti. Quelli che lavorando la terra producono le eccellenze enogastronomiche, certo. Ma anche quelli che creano. Artisti, pittori, fotografi. «Promuoviamo mostre e installazioni artistiche, abbiamo fatto nascere l’unico music club attivo in città, abbiamo creato una linea di prodotti selezionando il meglio che c’è sul territorio e abbinando un marchio riconoscibile che possa rappresentare anche una garanzia. E abbiamo attivato l'e-commerce, che è stato appena rinnovato...». La lista di Jonni sulle cosa fatte (e da fare) è lunga. Anzi, lunghissima.
Perché la sua, se non si fosse capito, è un'azienda solida. I collaboratori, tutti giovani, sono una trentina. Oltre al brand VolaterrA - che prima di essere un'impresa è un vero e proprio progetto trasversale - si aggiungono nuovi contenitori di sviluppo. Come la villa in campagna trasformata in bed&breakfast e l'Osteria Fornelli, la cui apertura rappresenta la naturale evoluzione (in cucina) del percorso esperenziale avviato con il locale in centro. Non deve quindi stupire che la sua azienda sia stata individuata tra le eccellenze imprenditoriali nell'ambito della "Primavera d'impresa", il concorso dedicato alla creatività e all’innovazione organizzato dalla cooperativa Crisis.
Quella del volterrano Jonni Guarguaglini è un'abilità che non si declina solo nella propria azienda. L'amore per l'olio (che continua a produrre), per i frutti della terra in cui è nato e per quel paese che ora i turisti raggiungono anche grazie a VolaterrA, be', l'ha portato a ricoprire anche un ruolo strategico nello sviluppo dell'imprenditorialità toscana. Da un anno e poco più Guarguaglini è stato eletto presidente del coordinamento d'imprenditoria giovanile di Confesercenti Toscana Nord, che raggruppa circa 4mila imprenditori toscani under 40. Proprio come lui. «Non mi fermo, non ne ho la minima intenzione. Desidero piuttosto alimentare sinergie e quel fermento di cui oggi c’è tanto bisogno».
«Chi te lo fa fare?», gli ha domandato qualcuno all'inizio della sua avventura imprenditoriale. «L'amore per la mia terra» rispose. «Ho creato VolaterrA nel luogo dove sono nato per creare un valore aggiunto. Ma se hai un'idea e la sviluppi bene, ogni luogo è quello giusto». Che l'esperienza di Jonni possa essere d'esempio per altri giovani che, come lui, hanno un sogno da realizzare. Magari proprio nella terra che li ha visti crescere.
Info: volaterra.it