Torna a Firenze il festival diretto da Virgilio Sieni, che fino al 30 dicembre offirà un ricco programma di spettacoli, creazioni site specific, pratiche di trasmissione, residenze e incontri. Cuore pulsante dell'attività sarà come sempre lo spazio Cango, in via Santa Maria nell'Oltrarno fiorentino, che accoglierà oltre agli spettacoli, ai percorsi di formazione e creazione, incontri con gli artisti al termine di ogni appuntamento. Coreografi, danzatori, performer e cittadini di ogni età, formazione o provenienza, si faranno portatori di una trasmissione di gesti e codici espressivi capaci di generare attraverso l’ascolto, la vicinanza, la pratica, la condivisione e la visione, una comunità viva intorno ai linguaggi del corpo.
Nell’arco dei tre mesi, 14 saranno gli artisti che presenteranno i loro spettacoli. Saranno proposti 11 percorsi di trasmissione sui linguaggi della danza che nel loro insieme costituiranno un ciclo completo di formazione. Degli 11 percorsi, 8 sono rivolti a danzatori/performer, 2 sono rivolti ad amatori/cittadini di ogni età, 1 a danzatori adolescenti. I percorsi avranno come esito una creazione site specific aperta al pubblico con 8 pratiche di trasmissione per danzatori e performer.
Due saranno i progetti speciali: Progetto Goldberg e Progetto gesto e marionetta. Il Progetto Goldberg comprenderà un ciclo di pratiche di trasmissione, eventi e performance a cura di Adriana Borriello e Virgilio Sieni. Coinvolgerà danzatori e cittadini di tutte le età: un invito a interpretare e “abitare” la musica di J.S. Bach attraverso il linguaggio coreografico, l’improvvisazione, la musica dal vivo e la partecipazione del pubblico. Il Progetto gesto e marionetta nasce dall’incontro tra Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni. Il corpo del danzatore e della marionetta si porranno in dialogo sugli elementi fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare.
Per quanto riguarda gli spettacoli l'apertura è affidata alla coreografa argentina attiva in Belgio Ayelen Parolin che presenterà il 27 settembre in prima nazionale Autoctonos II, quintetto formato da una pianista e 4 danzatori. Un lavoro basato sulla tenacia fisica dei performer, potenza a fior di pelle che fa esplodere la forza guerriera del gruppo.
Giunta al 4° anno la collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana che quest’anno ospiterà tre momenti importanti del Festival. Solo Goldberg Improvisation vedrà il 6 novembre protagonista Virgilio Sieni con Andrea Rebaudengo al pianoforte. Un cammino dentro le Variazioni Goldberg di Bach, il manifesto dell’arte coreografica di Sieni, emblema delle sue ricerche sui linguaggi della danza. Il Teatro Niccolini ospiterà in prima assoluta Nudità di Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni, i due maestri intrecceranno un nuovo dialogo, intenso ed emozionante, tra opera dei pupi e danza, tra marionetta e corpo l'11, 12, 13 ottobre. Infine il 20 e 21 ottobre verrà presentata in prima assoluta nel Saloncino del Teatro della Pegola Prélude à l’après-midi d’un faune, creazione di Virgilio Sieni su musica di Debussy è un ciclo di danze sulla diversità del corpo con interpreti dissimili tra loro per età e capacità fisiche.
Il 18 ottobre a Cango Annamaria Ajmone presenterà Norama Rama che vedrà in scena la stessa coreografa in dialogo con Marta Capaccioli e Lucrezia Palandri: condividere suggestioni, immagini, forme e materiali per costruire le stratificazioni di un paesaggio coreografico in trasformazione.
Il 28 ottobre Claudia Catarzi porterà Posare il tempo, interpretato insieme a Claudia Caldarano, spettacolo coprodotto dal Centro nazionale di produzione di Virgilio Sieni e presentato a Cango in prima nazionale.
Il 18 novembre si terrà S. rituale di Sara Sguotti, spettacolo vincitore del Bando DNA Appunti coreografici 2017, progetto che sostiene la ricerca coreografica a cura di 6 realtà nazionali: Fondazione Romaeuropa, Triennale di Milano, Centro per la scena contemporanea di Bassano, Festival Gender Bender di Bologna, l’Arboreto di Mondaino e il Centro nazionale di produzione di Firenze.
Il 24 novembre Daniele Ninarello e Dan Kinzelman nello spettacolo Kudoku si incontreranno in un territorio di esplorazione comune. Il compositore lavora improvvisando dal vivo con l'elettronica, il coreografo ricerca nella composizione istantanea un dialogo continuo con il paesaggio sonoro.
Vedo ancora una piccola porta è il rito sonoro in scena il 26 novembre di e con Mariangela Gualtieri, accompagnata dal compositore e musicista fiorentino Stefano Aiolli. Due poemetti aprono e chiudono questo primo studio che porta avanti il sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Al centro, il canto sulla natura, poesie d’amore, paesaggi interiori brevi come haiku.
Yasmine Hugonnet il primo dicembre presenterà in prima nazionale Chro no lo gi cal / Trio ovvero come la danza può giocare col tempo e con la sua percezione. La coreografa svizzera, in scena insieme a 2 performer, indagherà i rapporti tra forma, immagine e sensazione.
Il giovane coreografo Marco D’Agostin il 9 dicembre presenterà a Cango Avalanche. La danza dei due protagonisti si porrà in una costante tensione verso l’infinito interrogando la questione del limite e dunque della fine.
Il 14 dicembre in prima nazionale arriverà il nuovo lavoro della giovane coreografa Luna Cenere 'Pneumatika' coprodotto dal Centro nazionale di produzione di Virgilio Sieni, un dialogo tra corpo-spazio-tecnologia.
Marina Giovannini in Ballata il 18 e 19 dicembre offrirà un racconto estrapolato da altri linguaggi: musica, video e parola. Il percorso creativo è immerso nell’umana necessità di trovare espedienti poetici, colti e raffinati o rozzi e popolari, carolando attorno alle storie ultraterrene degli uomini e delle donne del Boccaccio.
A chiusura del Festival due produzione della Compagnia Virgilio Sieni. dal 21 al 23 dicembre Le Bagnanti_Archeologia del gesto rifletterà sulla natura del corpo e del femminile. Tra l'imperfezione della nudità e la presunta armonia del gesto - la grazia - si apre una terza via che guarda alla materia compresa tra corpo, archeologia, pittura, anima. Dal 27 al 30 dicembre Petruška, il capolavoro di Stravinskij ispirato alla marionetta del teatro popolare russo, sarà riletto partendo dal mito e dalla relazione tra marionetta e tragedia. I danzatori vivranno una sorta di moltiplicazione e le molte anime di Petruška prendono vita sulla scena.
Ma "La democrazia del corpo" dilagherà anche nelle periferie fiorentine portando i suoi progetti e laboratori all’Isolotto, alla palazzina dell’Indiano.
Per informazioni:
www.virgiliosieni.it
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