Tutti i vini toscani per la prima volta uniti in un’unica ‘squadra’. È questo l’obiettivo di Avito, l’associazione per riunire, per la prima volta in maniera ufficiale, tutti i consorzi vinicoli della Regione, con l’obiettivo di promuoverli e sostenerli in maniera unitaria, andando oltre i vecchi campanilismi. Avito dovrebbe vedere la luce nei primi giorni di marzo. A renderlo noto oggi il direttore del consorzio del Chianti classico Giuseppe Liberatore, a margine di “Chianti classico collection”, l’anteprima delle nuove annate e produzioni che andranno in commercio. “È un’associazione dei consorzi – ha spiegato Liberatore – che nasce dall’esperienza sul Pit (il Piano di indirizzo territoriale, n.d.r.) per il quale ci eravamo già uniti ottenendo la modifica della legge rispetto alla sua versione iniziale. Abbiamo così ritenuto opportuno metterci insieme attraverso un’associazione vera e propria e non più a seguito di un momento di incontro causale”.
Secondo il direttore del Gallo nero “all’interno dell’associazione ci saranno tutti i consorzi regionali e si parlerà delle problematiche comuni che riguardano tutti i territori. Ultimamente per esempio abbiamo discusso del problema degli ungulati, ci saranno argomenti legati al mondo del vino anche a livello istituzionale e politico”. Soddisfatto anche il presidente del consorzio Chianti Giovanni Busi: “Siamo in attesa di partire con la fase attuativa per un’operazione storica che rappresenterà una grande opportunità per tutto il settore del vino toscano. Lo consideriamo un primo step con l’obiettivo di attuare una politica di promozione condivisa, in grado di rilanciare concretamente un prodotto che all’estero rischia di essere penalizzato a causa di una frammentazione interna che non ci aiuta”.