Valorizzare il territorio con un vino di alta qualità: questa l'idea da cui nasce Alborense,il Morellino di Scansano Docg prodotto a Rispescia, nel Parco della Maremma, all’interno dell’azienda agricola regionale di Alberese.
Il vino fatto con Sangiovese (85%), è messo in commercio dal Consorzio “Le Chiantigiane”, l’azienda di Tavarnelle (Firenze) presente da molti anni anche a Madonnino di Braccagni (Grosseto). Ha un’etichetta che riassume tutto il suo “blasone”: la mappa Medicea, che rappresenta il territorio maremmano di Alberese, concessa dall’archivio di Stato di Firenze.
E anche questa è una “primizia” assoluta, come ha sottolineato la direttrice dell’archivio di Stato di Firenze, Carla Zarrilli.
Il nome deriva da un’abbazia ultramillenaria, quella di San Rabano (Santa Maria in Monte Alborense), che sorgeva sempre nel territorio di Alberese, dove ne restano gli imponenti ruderi e dalla cui torre è nata l’ispirazione della bottiglia. Altri segni particolari: è piaciuto moltissimo ai Cinesi, che ne hanno già ordinato 20 mila bottiglie.
Vino e progetto “Alborense” sono stati presentati oggi durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della presidenza della Regione Toscana in palazzo Strozzi Sacrati a Firenze. Vi ha preso parte l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori, oltre ai rappresentanti di tutti i soggetti coinvolti: l’azienda regionale di Alberese (Walter Nunziatini); il consorzio Le Chiantigiane (Giuliano Giuliani); la Provincia di Grosseto (assessore allo sviluppo rurale – Enzo Rossi); il Comune di Grosseto (vicesindaco Paolo Borghi); e l’archivio di Stato di Firenze (direttore – Carla Zarrilli). Presenti anche gli enologi, che hanno illustrato le caratteristiche del vino “Alborense”.
“Questo progetto – ha sottolineato l’assessore regionale Gianni Salvadori – rappresenta un’opportunità economica, ma anche uno strumento per affermare nel mondo l’immagine della Maremma e della Toscana. Il suo nome rievoca la storia millenaria della terra in cui nasce, la stessa etichetta, che rappresenta la Mappa Lorenese, è un segno tangibile di questa caratteristica. E per questo i nostri più sentiti ringraziamenti vanno all’Archivio di Stato di Firenze che ha concesso l’utilizzo della mappa, oltre al Comune e alla Provincia di Grosseto che hanno creduto insieme alla Regione in questo progetto di valorizzazione del territorio.”
L’obiettivo è quello di collocare il vino “Alborense” sia sul mercato nazionale che internazionale, con una soglia minima di almeno 50-60 mila bottiglie all’anno.