Fino agli anni ’80 per ascoltare musica esisteva solo lui: il vinile. Poi è rimasto nascosto, sommerso da audio cassette e cd fino ad arrivare agli mp3. Ma negli ultimi anni il vinile sembra essere ritornato di moda con appassionati anche tra i giovanissimi che parallelamente al download da siti al limite della legalità vogliono procurarsi i vinili dei loro gruppi preferiti. A Firenze negli ultimi mesi nonostante la crisi sono aperti ben tre nuovi negozi che vendono vinili. Negozi che sono spesso il punto di arrivo di una vita dedicata alla musica, una passione straripante che diventa una professione più o meno redditizia: Dj, produttori, musicisti che hanno intrapreso anche un’attività economica.
Ma andiamo per ordine prima c’erano loro i negozi storici aperti negli anni ’90 come Rock Bottom in via degli alfani che dal 93 vanta una clientela affezionatissima o il super scenografico Data Records in via de’ neri. In questi luoghi leggendari sono nati gruppi fiorentini celebri come i Litfiba di Piero Pelù o i Diaframma di Federico Fiumani.
Passiamo poi a Danex in via degli artisti o meglio Daniele che ha una clientela particolare più rivolta a chi di professione fa il DJ, con musica elettronica di ogni tipo. Tra le ultime aperture fiorentine si conta anche Marquee Moon dall’indimenticabile disco dei Television, un negozio che ha trovato casa in un’antica farmacia. Ha solo dischi nuovi di zecca e non tiene l’usato. Insomma un negozio per palati fini dove si può trovare anche qualche stravaganza. A due passi dal centro anche la libreria Mel Book Store si è da tempo attrezzata con dvd e cd. Da poco sono arrivati anche i vinili.
Ultimo nato in assoluto è il Black Candy Store, aperto da appena un mese. Un negozio particolare che oltre ai vinili ha anche una vasta scelta di libri, dvd e oggetti legati al mondo della musica. Una sorta di “salottino” dove sedersi e scambiare due chiacchiere sulle ultime uscite e ricevere magari anche qualche buon consiglio musicale.
Per chi ama comprare la musica e non solo scaricarla è da poco arrivata un’altra batosta. Il Ministro Sandro Bondi, il 30 dicembre 2009, ha firmato un decreto, che estende l’equo compenso a tutti i beni tecnologici: si tratta di un costo (una vera e propria tassa) che viene applicata alla tecnologia venduta per pagare i diritti alla Siae, a compenso della copia privata. Adesso questa tassa potrebbe essere applicata ai produttori di telefoni cellulari, di computer, di decoder, di lettori mp3. Il consumatore paga anche fino a tre volte una tassa, per fruire di uno stesso contenuto, anche una sola volta. Per esempio: scaricando legalmente un brano da iTunes, il consumatore sta già pagando per le copie private. Poi paga l'equo compenso sul pc. Poi quello sull'IPod. Decisamente un po' troppo. Anche per un Governo che dichiara di voler fare gli interessi delle famiglie italiane.
Cultura/ARTICOLO
Vinile: una passione che vince la crisi
La musica è molto più di un file
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Vinile