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Villafranca e Bagnone Sì all'unione dei comuni

La Giunta regionale ha approvato la proposta di legge che porterà al referendum consultivo

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
villafranca lunigiana
Aumentano le richieste di fusione da parte dei comuni toscani. Stamani la Giunta regionale ha dato l'ok alla proposta di legge che fissa il percorso per l'unione di Villafranca e Bagnone, due comuni in provincia di Massa Carrara. L'iter prevede che la proposta sia discussa in Consiglio regionale e poi venga fissata la data del referendum consultivo.

Gli altri comuni - Stesso percorso per Crespina e Lorenza in provincia di Pisa, Scarperia e San Piero a Sieve nel Mugello, Campiglia Marittima e Suvereto in provincia di Livorno, Casciana Terme e Lari, di nuovo in provincia di Pisa. E ancora. San Marcello, Abetone, Piteglio e Cutigliano nella montagna pistoiese. In Valbisenzio a Prato ci sono invece due iniziative portate avanti direttamente da alcuni consiglieri regionali. Il 16 giugno sono chiamati alle urne i cittadini di Castel San Niccolò e Montemignaio in provincia di Arezzo.

I vantaggi sul bilancio – Ogni Comune che si fonde può contare oggi in Toscana su 250 mila euro l’anno di maggiori contributi regionali, per cinque anni, fino ad un massimo di un milione di euro per fusione. A questi si aggiungono i finanziamenti dello Stato, che variano a seconda della popolazione e sono il 20 per cento, per dieci anni, dei trasferimenti erariali che gli stessi Comuni potevano vantare nel 2010. I Comuni che si fondono sono anche esentati per 3 anni dal rispetto del tetto del patto di stabilità e in questo modo possono far ripartire gli investimenti.