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"Vigneti e paesaggio vanno insieme"Enrico Rossi incontra Frescobaldi

Continua la discussione sui vitigni. La Regione Toscana indica in 200mila ettari, il 10% di tutto il territorio regionale, le zone che possono essere recuperate          

/ Redazione
Mar 2 Settembre, 2014
nipozzano

Vigneti e paesaggio non vanno contrapposti. Produttori di vino e rispetto dell'ambiente possono andare a braccetto insieme. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ne è convinto e lo ripete dopo un incontro lungo più di mezz'ora a Nipozzano con il marchese Lamberto Frescobaldi, presidente di una delle aziende vitivinicole storiche della regione.

Una di quelle aziende, 23 mila in tutto, che "fanno bene alla Toscana e alla sua economia", dice, e che fanno della Toscana la sesta produttrice in Italia con il 57 per cento della produzione a denominazione di origine controllata, la serie A dei vini d'Italia, 42 etichette, 6 Docg e 3 Doc.

Ora c'è tempo fino al 29 settembre per presentare osservazioni al piano paesaggistico. Le associazioni di categoria le hanno già annunciate, chiedendo garanzie sui reimpianti e la messa a coltura a vigna di nuovi terreni.

"Sono qui per ascoltare – dice Rossi, annunciando con l'occasione visite in altre fattorie - Semplificheremo il linguaggio e quant'altro sia da semplificare. Agevoleremo le aziende negli interventi necessari per rimettere a coltura terreni abbandonati da anni e riconquistati nel frattempo dal bosco".

Il piano paesaggistico indica in 200mila ettari di superficie, il 10% di tutto il territorio regionale, le zone che possono essere recuperate a fini agricoli. Si tratta di aree lasciate all'abbandono, che il bosco si è ripreso dagli anni Sessanta in poi a causa dell'incuria. Terre che la Regione ha classificato non di pregio e che ora non hanno più i vincoli della legge Galasso.

Di mezzo c'è un finanziamento da 155 milioni di euro per il reimpianto dei vitigni. Ne hanno beneficiato circa 10.000 imprenditori agricoli e durante il 2014 sono stati 17 i milioni di euro impiegati a questo scopo.

La Regione, dunque, lancia questo messaggio agli imprenditori del vino. Attenzione a non semplificare le attuali procedure urbanistiche previste dal piano. Tra queste la possibilità di realizzare medi e piccoli annessi agricoli senza dovere presentare piani di miglioramento aziendale.