Apre a Villa Bertelli, Forte dei Marmi, "Vie della Scultura". E' un omaggio a tredici grandi artisti che hanno riconosciuto in Forte dei Marmi e il suo territorio la patria della scultura. Sono 26 le opere raccolte. Quelle di Arman, Roberto Barni, Arturo Dazzi, Jan Fabre, Ugo Guidi, Marino Marini, Giacomo Manzù, Francesco Messina, Igor Mitoraj, Henry Moore, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto e Giuliano Vangi. La mostra andrà avanti fino al 27 ottobre.
Di ogni autore potrà essere ammirato un autoritratto o un'opera grafica prestata dagli Uffizi - l'esposizione è promossa nell'ambito della collana 'La città degli Uffizi' - e una scultura proveniente dal territorio apuano-versiliese.
L'esposizione vuole ripercorrere il passaggio in Toscana di grandi artisti internazionali che hanno deciso di porgere un segno tangibile della loro visita in Italia donando appunto una loro creazione per la collezione degli autoritratti del Corridoio Vasariano di Firenze o un omaggio e risarcimento agli Uffizi quando la Galleria fu 'ferita' dall'attentato di via dei Georgofili.
'Vie della scultura' è una sorta di celebrazione inoltre della ricorrenza del centenario della nascita del Comune di Forte dei Marmi, offrendo una conferma del ruolo che questo territorio riserva in tutto il mondo, nel segno della scultura.
La mostra ha anche uno scopo benefico, per intercettare forme di sostegno e dare indiretta visibilità all'Ospedale del Cuore G. Pasquinucci Fondazione Toscana Gabriele Monasterio di Massa e all'associazione onlus Un Cuore, Un Mondo, che a fianco dell'ospedale sostiene i bambini nati con problemi cardiaci per offrire loro opportunità e speranza di vita.