Si faranno la stazione Foster e il nodo ferroviario dell’alta velocità a Firenze, con sottoattraversamento della città. La firma dell’intesa di oggi a Roma, che aggiorna i precedenti accordi, ha questa come prima e importante conseguenza. E a siglare presso il Ministero dei trasporti e delle infrastrutture il protocollo con Rete Ferroviaria italiana del gruppo Fs, rappresentata dall’amministratore delegato Michele Elia e presente anche il ministro Altero Matteoli, sono stati tutti: Regione, Provincia e Comune di Firenze, ovvero il presidente Enrico Rossi, la vice presidente della Provincia Laura Cantini e il sindaco Matteo Renzi. C’erano anche il presidente di Ferrovie Lamberto Cardia e l’amministratore delegato Mauro Moretti, oltre all’assessore toscano ai trasporti e alle infrastrutture Luca Ceccobao.
L’intesa conferma tutti gli impegni sulle opere infrastrutturali del nodo fiorentino dell’alta velocità che Tav e Rfi avevano assunto in accordi precedenti e che non vengono modificati: in particolare riguardo il potenziamento dei collegamenti tra Firenze, Campi Bisenzio e Prato. Rimane imprenscindibile la realizzazione di un servizio ferroviario metropolitano ad alta frequenza e con fermate ravvicinate. Rete ferroviaria italiana si impegna al riguardo, nei prossimi due anni, ad una serie di sperimentazioni per risolvere alcuni possibili nodi critici.
Cambiano però nell’immediato, con l’accordo siglato oggi, alcune priorità. Slittano in avanti e vengono per il momento sospesi alcuni interventi che avevano avuto il via libera nel 1999. La Regione potrà in futuro, per quelle opere, richiedere comunque altri stanziamenti. Vengono rimodulate le risorse oggi disponibili, che nell’immediato non aumentano, ma che saranno utilizzate in modo diverso.
Ottanta milioni per la mobilità cittadina
C’erano 80 milioni destinati al completamento della fermata metropolitana di Perfetti Ricasoli, al secondo lotto della fermata metropolitana de Le Cure, alla realizzazione della fermata Circondaria e alla spola tra la nuova stazione dell’alta velocità e Santa Maria Novella, nonché alle fermate metropolitane di Peretola Aeroporto e di San Salvi, non ancora approvate. Quegli 80 milioni di euro saranno ora destinati al Comune di Firenze (76,6 milioni) per la realizzazione di interventi per la viabilità e la mobilità cittadina, che l’amministrazione stessa individuerà nel rispetto degli atti di programmazione, e alla Provincia di Firenze (3,5 milioni) per la realizzazione della passerella pedonale sull’Arno a San Donnino, che permetterà l’accesso alla stazione ferroviaria, già ultimata, anche agli abitanti di Badia a Settimo e Colombano, sulla sponda opposta del fiume.
La stazione di Santa Maria Novella avrà un ruolo centrale per quanto riguarda il servizio ferroviario regionale e metropolitano e per l’interscambio con il servizio ferroviario nazionale. Nell’accordo siglato oggi si fa infatti riferimento ad un adeguato collegamento tra Santa Maria Novella e la nuova stazione dell’alta velocità, che dovrà essere progettato da Rfi e sottoposto entro sei mesi alla conferenza dei servizi per l’approvazione.
Al Comune di Firenze Rfi destinerà anche 7,7 milioni che rimangono dall’accordo del 1997, tolti 16 milioni necessari per la messa in sicurezza del torrente Mugnone. Anche questi serviranno per interventi sul territorio cittadino.
Novità per la tramvia
Nell’intesa si parla poi della tramvia. Per la linea 2, quella che collegherà l’aeroporto di Peretola con piazza dell’Unità d’Italia, cambia in parte il tracciato. Quello vecchio si sovrapponeva alla stazione dell’alta velocità: il Comune ha chiesto di spostarlo e Rfi accetta di mettere a disposizione, per tempo, altre aree ora di supporto alla ferrovia. Via libera anche al passaggio della linea all’interno del palazzo Mazzoni in viale Belfiore, compreso il recupero dell’edificio richiesto dalla soprintendenza. Per la linea 4 invece, la tramvia che collegherà la stazione Leopolda alle Piagge, Rfi si impegna a cedere la ferrovia dalla Cascine alla Leopolda appunto, previo via libera del Ministero per la soppressione della linea e il suo utilizzo per i collegamenti con la tramvia.
Un filo diretto con i cittadini
L’accordo prevede anche la realizzazione di un piano di comunicazione e informazione rivolto ai cittadini sul procedere dei lavori dell’alta velocità e sugli interventi in corso. Rfi si impegna a mettere a disposizione per questo 300 mila euro ogni anno, a partire dal 2011. Per mantenere un filo diretto con i cittadini e vigilare sul rispetto degli accordi sarà istituito anche un comitato di garanzia, costituito da esperti.
LE DICHIARAZIONI DI ENRICO ROSSI
“Non c’è futuro senza alta velocità ferroviaria – si sofferma Rossi -: in Francia ci sono 14 linee e in Germania 8. Grazie anche alle scelte fatte negli anni passati -aggiunge -, la Toscana avrà una stazione moderna, progettata da un architetto famoso e dedicata all’alta velocità, come poche altre regioni avranno. E’ un fatto decisivo per lo sviluppo dell’intera regione che sarebbe stato miope non cogliere. Con questa opera completiamo ciò che era stato deciso dalle precedenti amministrazioni, in linea con il principio di continuità rispetto a scelte strategiche per Firenze e per l’Italia”.
“Per fare tutto questo – prosegue Rossi – abbiamo concordato modifiche al progetto. In particolare abbiamo dovuto rinunciare ad alcuni interventi di ammodernamento delle linee di superficie per consentire al Comune di Firenze di incassare risorse per la mobilità cittadina. Ma ci sembra ragionevole che il Comune, a fronte di un’opera tanto importante, abbia chiesto una compensazione: una pratica che è sempre stata usata nella nostra regione, anche verso altri enti locali e per altre opere”.
In ogni caso non si torna indietro su alcune questioni che riguardano la mobilità metropolitana. E Rossi lo ripete. ” E’ scritto ben chiaro nell’accordo – dice – che i binari di superficie, che si libereranno, verranno destinati al traffico regionale e metropolitano e che sarà garantito un collegamento idoneo, con un binario dedicato, tra la stazione dell’alta velocità e Santa Maria Novella”. Altrettanto chiaramente – e Rossi lo ricorda – è previsto un centro informativo e di monitoraggio, che dovrà stabilire un filo diretto con i cittadini e informarli sul procedere delle opere, rispondere a dubbi e domande ma anche vigilare sul rispetto delle regole. “Un ruolo essenziale – dice Rossi – avranno gli uffici regionali, con l’Arpat per il controllo dell’impatto ambientale, con le Asl per il rispetto della sicurezza dei lavoratori e della salute dei cittadini, con il Genio civile per i problemi legati alla stabilità degli edifici nell’area interessata dai lavori”. “Non faremo sconti a nessuno – ribadisce il presidente – Naturalmente anche agli altri enti preposti al controllo e al rispetto delle regole chiediamo altrettanto rigore e impegno. In particolare a Rete ferroviaria italiana, stazione appaltante di quest’opera e che ringraziamo per la disponibilità mostrata nel trovare un punto di equilibrio che ha consentito la firma dell’accordo, chiediamo di mantenere una stretta sorveglianza sui cantieri in modo da garantire il rispetto dei tempi”. “Certo – ammette Rossi – una tale opera non potrà non provocare anche problemi e difficoltà, che dovranno essere superati. Per questo l’intervento è un banco di prova per tutti. Come Regione faremo in fondo la nostra parte, assumendoci le nostre responsabilità”.
Nuovi posti di lavoro e maggiore competitività
Rossi si sofferma infine sugli effetti positivi che l’alta velocità avrà per la Toscana: nuovi posti di lavoro nell’immediato, “in un settore come quello delle costruzioni che ha perso 13 mila occupati a causa della crisi”, e maggiore competitività in futuro, “rendendo la Toscana più attrattiva per gli investimenti”. Non solo con l’alta velocità, “ma anche grazie alle terze corse autostradali – aggiunge sempre Rossi -, la Tirrenica da completare, le superstrade che dovranno essere adeguate, porti e aeroporti. Un programma che non sconvolge i territori, che non crea problemi all’ambiente e alla salute dei cittadini, ma che aiuterà lo sviluppo della regione. Un programma su cui ho ottenuto il voto dei toscani e su cui mi impegnerò al massimo per garantirne la completa realizzazione
Attualità /ARTICOLO
Via libera all'alta velocità , quasi 90 milioni per la Tav
Stamattina la firma a Roma alla presenza di dell’amministratore delegato FS Michele Elia, il ministro Altero Matteoli, il presidente Enrico Rossi, la vice presidente della Provincia Laura Cantini e il sindaco Matteo Renzi e l’assessore toscano ai trasporti e alle infrastrutture Luca Ceccobao

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