Intitolato a Pietro Porcinai, celebre paesaggista fiorentino, il Premio organizzato dalla casa editrice di Milano “Il Verde Editoriale”, in collaborazione con la Provincia di Pistoia e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, è nato al fine di ricordarne la figura e l’opera. Ormai giunto alla sua sesta edizione e nell’anno della significativa ricorrenza del centenario della sua nascita, intende premiare una realizzazione, progetto, saggio, ricerca o altra opera, che abbia contribuito significativamente all’affermazione e all’approfondimento dell’architettura del paesaggio in Italia.
La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 2 luglio alle ore 19 nella splendida cornice del Parco Pinocchio a Collodi, giusta sede per l’eccellenza dei progetti premiati, in occasione della II edizione del Convegno Internazionale “Vestire il paesaggio”, il meeting internazionale sul verde organizzato dalla Provincia di Pistoia e Fondazione Cassa Risparmio Pistoia e Pescia, con l’apporto di molti partner dal 1 al 3 luglio.
Per la prima volta il vincitore riceverà, come riconoscimento, anche una medaglia d’oro donata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Consegna il premio Caterina Bini presidente della Commissione attività produttive della regione Toscana.
La consegna del premio sarà preceduta da una visita guidata del parco per gli ospiti del meeting e a seguire da una cena nella piazza del parco.
Quest’anno la giuria, composta da Pier Fausto Bagatti Valsecchi, Marco Dezzi Bardeschi, Renato Ferretti, Paolo Odone, Paola Porcinai e Paolo Villa, ha deciso all’unanimità di conferire il Premio Porcinai 2010 al parco pubblico di Milano Boscoincittà, “avviato da Italia Nostra fin dagli anni ’70 grazie ad una convenzione innovativa con il Comune di Milano che ha messo a disposizione più di 30 ettari di terreno agricolo per costruire un vero e proprio bosco-parco.
La partecipazione sul lungo periodo di migliaia di cittadini alla concreta realizzazione e alla cura di questo bosco con funzioni di parco pubblico urbano ha dimostrato la validità di un modello ripetibile, che ha portato a risultati di eccellenza sia in termini economici e organizzativi che tecnico-funzionali.
All’interno del Boscoincittà si è poi costituito il Centro di Forestazione Urbana che ha permesso di contribuire allo sviluppo di altre iniziative di grande rilievo e successo nella città di Milano, come ad esempio il limitrofo Parco delle Cave e il Parco Nord Milano.
A Boscoincittà e ai suoi promotori va il merito di aver saputo adeguare le linee guida del progetto alle sempre nuove istanze provenienti dall’evoluzione della tecnica e delle condizioni sociali ed economiche, rendendola un’opera duratura e esemplificativa dei risultati ottenibili grazie a un positivo rapporto pubblico-privato”.
Ha invece meritato una menzione speciale della giuria l’opera complessiva dell’artista Giuliano Mauri, scomparso a maggio dell’anno scorso. Giuliano Mauri deve la propria notorietà ai numerosi interventi definiti “architetture naturali”: lavorando con materiali reperiti in loco come rami e tronchi, ha dato vita a opere monumentali vive come la “Cattedrale Vegetale” in Val di Sella o la “Voliera Umana” al Parco di Monza o il “Ponte delle Stagioni” presso il Castello di Padernello (BS). I suoi sono paesaggi viventi, opere legate al processo ed alla naturale caducità del materiale impiegato, che la natura stessa completerà riempiendo i vuoti lasciati dal loro disfacimento. Questa caratteristica è degna di segnalazione in quanto indica una particolare sensibilità e rispetto dei luoghi in cui l’artista ha inserito le proprie opere, utilizzando materiali ecocompatibili e rispettosi degli ecosistemi, riassorbibili dall’ambiente”.
Una seconda menzione speciale è stata poi conferita a Ettore Paternò del Toscano, giardiniere catanese considerato “Il Pietro Porcinai della Sicilia”. A partire dagli anni ’60 ha dato vita al parco che circonda la sua abitazione, il “Parco Paternò del Toscano”, che racchiude ben 42 varietà di palme e numerose piante autoctone, seguendo un percorso di ricerca che ha coinvolto in ugual modo e con pari passione, gli elementi vegetali e le architetture. I suoi giardini sono capaci di recepire le migliori sollecitazioni mosse dalla tradizione e dal contesto in cui vengono costruiti, pur mantenendo una spiccata personalità. È inoltre degno di segnalazione il fatto che il Parco Paternò del Toscano, gestito dopo la scomparsa di Ettore Paternò dalla nipote Stena, sia diventato sede di una Onlus che promuove la cultura e la formazione nell’ambito del paesaggismo.
Cronologia degli scorsi vincitori:
1996/1997 Parco di Celle (Pistoia) e Città di Bolzano
1998/1999 Sistemazione di piazza San Babila di Luigi Caccia Dominioni, Milano
2000/2001 Giardino delle terme di Sciacca di Alessandro Tagliolini, Sicilia
2002/2003 Opera complessiva di Ippolito Pizzetti
2007 Restauro di Villa Regina, Torino
Ricordiamo che i momenti salienti di Vestire il Paesaggio sono trasmessi in diretta su http://www.tvl.it