Enogastronomia/ARTICOLO

Vendemmia da 300 mln di bottiglie Maltempo non frena la produzione

A causa delle pioggie i costi di produzione dell'uva sono aumentati ma la quantità prevista è aumentata del 10%

/ Redazione
Mar 9 Settembre, 2014

Vendemmia generosa ma costosa. A causa delle anomalie climatiche e dell’eccessiva piovosità di luglio, i vigneti hanno avuto bisogno di più cure e lavori di salvaguardia, per questo i costi di produzione dell’uva sono aumentati del 20-30% in più rispetto allo scorso anno. Ma, garantisce Coldiretti Toscana, questo non porterà ad un aumento dei costi del vino per il consumatore.
Coldiretti prevede una vendemmia quantitativamente al di sopra delle aspettative (+10%) che dovrebbe portare nelle cantine dei viticoltori circa 2,7 milioni di ettolitri di vino, il 70% destinato alla produzione Doc. Prevista una produzione di circa 300 milioni di bottiglie e la qualità non dovrebbe deludere.

“È stata una stagione molto complicata e sofferta – spiega il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli – l’abbondanza di acqua e l’eccessiva umidità - ha favorito l’insorgere di alcune malattie della vite come l’oidio, la peronospora e la muffa grigia che attacca i grappi maturi: imprevisti che hanno richiesto una cura più scrupolosa e quasi quotidiana dei vigneto. Ma alla fine riusciremo a consegnare alle cantine un millesimo interessante e coraggioso”.

I primi grappoli ad essere stati staccati sono stati, nell’ultima settimana di agosto, in Maremma e lungo il litorale (Chardonnay, Pinot e Sauvignon). Alle uve Merlot e alla bacca bianca base della Vernaccia di San Gimignano toccherà dalla metà di settembre. Dal 20 dello stesso mese inizierà anche la raccolta delle uve rosse nelle zone di Bolgheri e di Scansano.
In molte province la vendemmia decollerà ufficialmente tra mercoledì e giovedì: accadrà per esempio in Lucchesia, due le Doc (Colline Lucchesi e Montecarlo), nel pisano e nel massese con il Candia dei Colli Apuani. Per la produzione del Chianti, Chianti Classico, Carmignano, Nobile di Montepulciano e Brunello le operazioni di raccolta avranno inizio a cavallo della fine di settembre e l'inizio di ottobre.

Importante sarà la ricaduta occupazione del settore su tutto il territorio, indotto compreso. Per ogni grappolo di uva si attiveranno ben 18 settori, da chi lavora in vigna e cantina alla distribuzione commerciale, fino all’enoturismo. Un ulteriore spinta all’occupazione arriverà proprio dalla vendemmia, e dalla prossima raccolta di olive, che richiederà l’impiego di circa 4 mila lavoratori stagionali.