Quanti "strozzini della porta accanto" taglieggiano ancora impunemente commercianti, artigiani e famiglie in difficoltà, alle prese con la crisi che stà attraversando il Paese? E perché questo accade anche in una regione, dove il senso civico, l'etica morale, è ancora forte? Se lo chiede Massimo Vivoli presidente della Confesercenti regionale dopo l'operazione che ha portato all'arresto di due insospettabili usurai in Versilia. Dal 1996, sostiene Vivoli, "dopo una forte azione di Confesercenti, l'usura considerata in passato una pratica immorale, è divenuta un vero e proprio reato, diffusasi anche in territori fino a pochi anni fa non coinvolti. Nonostante ciò le denuncie negli ultimi 5 anni sono diminuite dell'11% in un contesto che vede complessivamente una crescita dell'indebitamento relativo a 'piccoli prestiti' del 11,2% pari a 51,5 miliardi di euro". "Di fronte all'accentuarsi della crisi economica, alla perdita di competitività di molte piccole imprese, al diminuire del potere di acquisto di salari e stipendi, non deve stupire - aggiunge Vivoli - se l'attività usuraia si sposta e si radica anche in territori sviluppati e di benessere sociale diffuso nel silenzio 'complice' di molte vittime, raramente rotto da qualche fatto di cronaca come quello odierno". Per questi motivi, secondo Confesercenti, l'impegno delle forze dell'ordine va apprezzato e sostenuto da tutta la comunità. Recenti dati resi pubblici dal Cnel, di cui Vivoli fa parte, parlano di "un mercato illegale che dovrebbe aggirarsi sui 25.000 miliardi di vecchie lire con un coinvolgimento di circa 2 milioni di persone (tra soggetti imprenditoriali e famiglie)". Anche per questi motivi, Confesercenti sottolinea l'importanza che deve essere prestata all'attività di promozione ed educazione alla legalità e all'uso responsabile del ricorso al credito: "Non è un caso se continuiamo a chiedere a Governo e Regione maggiore sostegno per i consorzi fidi che hanno dimostrato in questi anni di pesanti difficoltà tutta la loro efficacia". Italia ComFidi, il consorzio per il credito di Confesercenti, si legge nella nota, ha sostenuto in questa fase oltre 59.000 piccole e medie imprese garantendole finanziamenti per circa 5 miliardi di euro, di cui il 50,2% in Toscana.