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Uno “sgambetto" alla crisi Turismo, la Toscana fa boom

La stagione turistica estiva registra segnali positivi in quasi tutta la regione: sul podio le città d'arte

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
La Toscana del turismo, a differenza di tanti altri settori colpiti dalla crisi, può sorridere. A confermarlo sono i dati della stagione estiva appena conclusasi, presentati stamani a Firenze dall’assessore regionale al turismo Cristina Scaletti. Il consuntivo del periodo giugno-agosto – secondo le indicazioni fornite da un campione significativo di 829 imprenditori alberghieri, extralberghieri ed agrituristici raccolte dal Centro Studi Turistici per Toscana Promozione – è del +3,2%, pari a circa 695mila presenze in più rispetto al 2010. Nella difficoltà del quadro congiunturale generale, l’industria turistica toscana si conferma tra i settori di punta del sistema economico regionale.

“La nostra credo davvero possa essere ritenuta una soddisfazione giustificata, grazie al lavoro svolto in modo congiunto da tutti i soggetti interessati, istituzionali e privati – ha dichiarato Cristina Scaletti - Un risultato che ci impegniamo a estendere nel prossimo futuro, affinando il sistema di promozione e lavorando insieme agli operatori di settore per nuovi prodotti da proporre ai mercati”. “Dedicheremo attenzione al mercato interno, naturalmente, che risulta quello più in difficoltà; si tratta di individuare forme di offerta convincenti nel rapporto prezzo qualità. E continueremo nell’azione sui mercati esteri, così positiva; sia sui tradizionali mercati europei e statunitense, che tornano a rispondere bene, che su quelli emergenti soprattutto dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina) che rispondono spesso al di là delle aspettative. Infine – ha concluso Scaletti – proseguiremo nello sforzo di tenerci aggiornati sulle nuove strumentazioni per rispondere al crescente uso del Web: il 58 per cento delle prenotazioni è passato dalla rete, il sito regionale per il turismo funziona bene e ormai con 1900 contatti iscritti per il booking siamo ai livelli dei grandi operatori”.

Per oltre la metà dei casi, le vacanze sono trascorse nelle località della costa, con un incremento complessivo delle presenze dell’1,3% (circa 150mila in più). Non tutte le aree hanno conseguito gli stessi risultati; un leggero calo ha interessato la Versilia e la Maremma , più legate ai flussi del turismo nazionale. Costa Apuana, Isole dell’Arcipelago e Costa livornese hanno segnato un risultato in crescita. Dopo il buon avvio di stagione a giugno e i problemi di luglio per il maltempo, il mese di agosto ha fatto segnare un graduale recupero che ha permesso di archiviare in crescita tutto il trimestre. Il dato numerico più significativo rimane senza dubbio quello delle tradizionali città d’arte e dei centri culturali minori, che hanno segnato un netto +4,2%. In queste località, che totalizzano circa il 25 per cento delle presenze del trimestre, l’aumento della domanda e il leggero rialzo dei prezzi del ricettivo hanno inciso positivamente anche sui fatturati delle imprese. Buoni risultati anche per la montagna (+6,7%) e la campagna-collina (+6,6%), che ad inizio stagione registravano un ritardo nelle prenotazioni: la stagione si chiude in positivo grazie alle favorevoli condizioni meteo e alle scelte a ridosso delle partenze. Invece, il termale sembra risultare contrazione (-1,2%), confermando le difficoltà già rilevate nel mese di giugno.

LE STRUTTURE RICETTIVE I risultati migliori sono quelli conseguiti dagli hotel a 4 e 5 stelle, per i quali si stima una crescita dei pernottamenti del +6,1%. In flessione, invece, la clientela dei 3 stelle e dei residence che dovrebbero segnare un -1,3%, mentre un calo più marcato è segnalato per i 2 e 1 stella (-4,4%). Nel complesso il settore alberghiero segna un +1% e, probabilmente, le quote di mercato perse dagli hotel a classificazione media-inferiore sono state intercettate dalle imprese del settore extralberghiero (come ad esempio i campeggi), che aumenta del +4,7%. Per questo ultimo comparto, l’agriturismo è l’unica tipologia di impresa che segna valori di crescita più contenuta (+0,4%): in avvio di stagione i dati erano negativi e le prenotazioni per luglio-agosto segnavano un forte ritardo.

L’attenzione degli imprenditori era tutta concentrata sul ritardo della domanda interna, che ha rimandato le scelte fino a pochi giorni prima della partenza, cercando tra le offerte più vantaggiose. Il recupero si è verificato in parte in agosto, confermando il trend di stabilità del mercato interno, che è aumentato però solo nel settore extralberghiero. Se gli italiani sono stati frenati dalla crisi e dai timori degli effetti delle manovra economica di agosto, per tutta la stagione estiva i flussi provenienti dall’estero hanno segnato significativi tassi di crescita. Gli aumenti più consistenti sono stati segnalati dagli imprenditori delle città/centri d’arte, campagna/collina e “altro interesse”. Per le scelte ricettive, gli aumenti più consistenti si sono registrati nei 4-5 stelle, nelle aziende agrituristiche e nelle strutture extralberghiere in generale.

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