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Università: frutta e verdura aiutano il sistema immunitario

Dall’Ateneo fiorentino una scoperta che ha il sapore del detto popolare, i dati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports. Impighi previsti per la prevenzione di moltissime malattie

/ Redazione
Ven 13 Maggio, 2016
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Dall’Università di Firenze arriva una scoperta che conferma tante raccomandazioni delle nostre nonne: bisogna mangiare più frutta e verdura, queste contengono infatti una molecola in grado di combattere le infiammazioni croniche e proteggere il sistema immunitario. La rivelazione arriva dallo studio dedicato alla possibilità di utilizzare i microRNA vegetali, una classe di composti naturali presenti nella frutta e verdura, per difendersi dal rischio di malattie come cancro, diabete, artrosi, Alzheimer e patologie neurologiche, autoimmuni, polmonari e cardiovascolari.

Lo studio finanziato dalla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige e condotto in collaborazione con i ricercatori dell’Università di Firenze, è stato pubblicato sulla rivista scientifica Scientific Reports. Il team della Fondazione Mach ha scoperto che i prodotti di origine vegetale come le fragole, le foglie del cavolo e le bucce di mela sono particolarmente ricchi di microRNA, una sostanza in grado di proteggere e potenzialmente curare le malattie infiammatorie.

“Il meccanismo di azione dei microRNA vegetali nei confronti del nostro sistema immunitario – spiega Roberto Viola, a capo del team di ricerca – è sorprendente ed estremamente specifico. Fornisce una possibile interpretazione dell’efficacia protettiva del consumo quotidiano di frutta e verdura nei confronti delle principali malattie non trasmissibili quali cancro, malattie cardiovascolari, diabete e patologie autoimmuni che hanno una radice comune nell’infiammazione cronica”.

Nonostante i microRNA vegetali siano assorbiti tramite la dieta, la loro biodisponibilità risulta insufficiente a conferire la protezione del sistema immunitario osservata tramite test in laboratorio. Tuttavia questa protezione potrà essere presto resa disponibile grazie allo sviluppo di tecnologie per l’estrazione, la purificazione e la formulazione di microRNA vegetali.

Le potenzialità di questa scoperta – spiega Duccio Cavalieri – non si limitano alla prevenzione delle malattie. Queste molecole infatti, legandosi ai recettori delle cellule del sistema immunitario, regolano la risposta infiammatoria riducendo l’infiammazione basale. In particolare, abbiamo testato le molecole su un modello murino di sclerosi multipla dimostrando come queste possano non solo prevenire, ma anche ridurre i sintomi della malattia”.