Musica/ARTICOLO

Un’estate in musica al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

Dal 23 giugno al 13 luglio a Prato arriva la ‘Pecci Summer Live’: sei concerti per festeggiare i trent'anni del museo

/ Redazione
Mar 22 Maggio, 2018
Cento Pecci anfiteatro

In occasione del trentennale delle attività, il Centro Pecci ospiterà un programma di eventi in collaborazione con Prato Estate. A partire dal 23 giugno sino al 13 luglio il teatro all'aperto del Centro verrà animato da artisti nazionali e internazionali, mescolando generi musicali grazie ad un programma capace di coinvolgere pubblici variegati. La rassegna Pecci Summer Live raccoglie la vocazione alla trasversalità dei generi, al multiculturalismo e una particolare sensibilità rivolta al panorama musicale contemporaneo che ha caratterizzato l’attività del museo sin dalla sua apertura.

Ad inaugurare il calendario di iniziative il 23 giugno una giornata di celebrazione e festa a ingresso libero, che culminerà con la performance di GODBLESSCOMPUTERS, beatmaker, producer e dj italiano fra hip hop, dub ed elettronica, e il live dj-set di NUMA CREW, collettivo che mescola nelle sue produzioni la cultura del sound system dell’hip hop e della musica underground inglese.

Il 27 giugno, con un ingresso a 15 euro, suoneranno Iosonouncane e Paolo Angeli. Iosonouncane è uno dei più originali e coraggiosi cantautori italiani, un artista per cui la parola e la poesia si associa sempre e necessariamente con la ricerca musicale e l’innovazione. Il suo secondo album, DIE è stato accolto da consensi e reazioni entusiastiche ed è stato votato come uno dei dischi più belli ed importanti dell’anno. Paolo Angeli è un maestro della chitarra sarda preparata, uno speciale strumento da lui concepito nel corso di decenni di ricerca. Autentico globe trotter senza confini, è sempre in giro per il mondo a portare la sua musica, sia in recital concertistici solitari che in importanti collaborazioni con altri musicisti.

Il 28 giugno sarà il turno di Frah Quintale (ingresso 15 euro). Frah Quintale, classe 1989, inizia il percorso musicale all'interno dei Fratelli Quintale, eclettico gruppo hip hop. Nel 2016 la prima uscita da solista con l’etichetta indipendente Undamento con il brano Colpa del Vino. A fine dello stesso anno esce l’EP 2004, che ha ottenuto un buon riscontro di pubblico e dei media musicali. Nell'ottobre del 2017, dopo le anticipazioni con lungolinea, la speciale playlist Spotify creata come un flusso creativo di brani, parti strumentali e messaggi vocali, è stato prodotto per Undamento Regardez Moi, il primo lavoro sulla lunga distanza, interamente scritto da Frah.

Il 5 luglio, suonerà al Centro Pecci uno dei miti della musica jazz. Mulatu Astatke, compositore, vibrafonista e multistrumentista è da annoverare tra i più importanti musicisti africani di sempre. Negli anni ’60 ha creato il movimento musicale denominato Ethio-Jazz, in cui si fondono tradizione etiope, influenze latinoamericane ed improvvisazione jazzistica. Vanta una carriera prestigiosa, impreziosita da collaborazioni con Duke Ellington, Mongo Santamaria e molti altri. Ingresso 15-18 euro.

Il 12 luglio, (ingresso 10 euro) arrivano in concerto i The Veils. La band nasce nel 2002 per iniziativa di Finn Andrews, esplodendo in tutto il mondo con il singolo Lavinia e con l’ album The runaway found. Tre anni dopo arriva Sun gangs, terzo capitolo discografico della band prodotto da Graham Sutton. Nel 2013 sarà la volta del disco Time stays, we go e nel 2016 l’album Total Depravity che segna il ritorno della band con il produttore Adam “Atom” Greenspan e Nick Launay, che vede tra l’altro la collaborazione del frontman Andrews con El-P dei Run The Jewels. Scritto e registrato nell’arco di due anni, Total Depravity è un disco dalle mille sfaccettature ed ogni brano è una storia.

A chiusura di questa rassegna estiva, in collaborazione con Fonderia Cultart e il Festival delle colline il 13 luglio, suonerà al Pecci la band americana dei Calexico. Joey Burns e John Convertino sprigionano lo spirito del crossover tipico delle popolazioni del sud degli Stati Uniti d’America al confine col Messico. Il nono album in studio, The Thread That Keeps Us è un puntuale spaccato della band originaria dell’Arizona: un ritratto di famiglia che cattura tutta la loro imprevedibilità e varietà stilistica. Per la produzione di questo album i Calexico hanno collaborato con musicisti da tutto il mondo inventando un suono terrestre ed espansivo contornato da chitarre graffianti e momenti di distorsione. (Ingresso 20 euro).

Per informazioni:
https://www.centropecci.it/it/home

[it_mappa]