Musica/ARTICOLO

unePassante e L'Albero: intervista doppia sul Questionario di Proust

Le due band fiorentine saranno ospiti per un doppio concerto sabato 18 febbraio al Glue Alternative Concept Space di Firenze

/ Costanza Baldini
Mar 14 Febbraio, 2017
unePassante e L’Albero ovvero Giulia Sarno e Andrea Mastropietro

Giulia Sarno e Andrea Mastropietro sono gli autori di due dei dischi più interessanti usciti negli ultimi mesi nella scena musicale fiorentina. Giulia Sarno accompagnata dai fidati David Matteini e Emanuele Fiordellisi con cui ha formato il progetto musicale degli unePassante ha da pochi giorni pubblicato il terzo lavoro “Seasonal Beast”. Il disco ampiamente apprezzato dalla critica è un piccolo gioiello che unisce rimembranze pop con una spregiudicata ricerca sperimentale in ambito elettronico, perfetta fusione tra l'elegante voce di Giulia Sarno e le elucubrazioni sonore di un robot.

Andrea Mastropietro, già voce e chitarra dei The Vickers ha pubblicato nel 2016 “Oltre quello che c’è” il suo progeto solista con il nome di L’Albero. Il disco è un cammino attraverso le tante sfaccettature della vita dell’autore, una ricerca interiore unita a una scrittura musicale con forti venature pop/psych/folk, a metà tra la tradizione inglese e quella italiana.

Sabato 18 febbraio unePassante e L’Albero saranno in concerto al Glue Alternative Space di Firenze e così siamo riusciti a coinvolgerli in un piccolo gioco. Giulia e Andrea sono stati chiamati a rispondere alle domande del famoso “Questionario di Proust” inventato alla fine del XIX secolo dalla di lui amica e confidente Antoinette Faure. Al tempo, infatti, presso le famiglie nobili era diffusa l'abitudine di rispondere a questionari simili, spesso nel corso di intrattenimenti sociali. Immaginiamo allora di trovarci in un elegante salotto inglese di inizio Novecento e immergiamoci nella lettura delle risposte dei due giovani musicisti, divertendoci a scoprire similitudini e differenze.

Il tratto principale del mio carattere
Andrea Mastropietro: Sono un tipo tranquillo, diciamo la calma
Giulia Sarno: La caparbietà

La qualità che desidero in un uomo
Andrea Mastropietro: L'intelligenza, è cosa rara oggi, e poi che sappia ridere di se stesso
Giulia Sarno: Un intelletto attivo e coltivato

La qualità che preferisco in una donna
Andrea Mastropietro: Ce ne sono tante, una è sicuramente la capacità di capire in anticipo come vanno le cose, le donne lo sanno
Giulia Sarno: Un intelletto attivo e coltivato

Quel che apprezzo di più nei miei amici
Andrea Mastropietro: Oltre al farmi ridere, che è fondamentale, apprezzo il fatto di dedicarmi tempo
Giulia Sarno: La capacità di essere leggeri quando serve

Il mio principale difetto
Andrea Mastropietro: La pigrizia
Giulia Sarno: La durezza

La mia occupazione preferita
Andrea Mastropietro: Scrivere canzoni
Giulia Sarno: Studiare e comporre, a pari merito

Il mio sogno di felicità
Andrea Mastropietro: Non avere preoccupazioni, riuscire a stare in equilibrio tra il reale e i sogni che si hanno, se poi si realizzano alcuni di questi ancora meglio
Giulia Sarno: Vivere la mia vita attuale per sempre, ma con due spicci in più

Quale sarebbe, per te, la più grande disgrazia
Andrea Mastropietro: Perdere l'udito oppure la vista, non poter più cantare, cose così
Giulia Sarno: Diventare sorda

Quel che vorrei essere
Andrea Mastropietro: Uno che riesce a stare bene, vivere bene, in tutto ciò che fa o pensa, ed è la cosa più difficile a cui si possa ambire
Giulia Sarno: Una cosa bella nella vita degli altri

Il paese dove vorrei vivere
Andrea Mastropietro: Non è importante...o almeno è secondario, basta che possa consentirmi una buona dose di libertà
Giulia Sarno: Quello in cui vivo

Il colore che preferisco
Andrea Mastropietro: Il blu
Giulia Sarno: Il verde

Il fiore che amo
Andrea Mastropietro: Il girasole
Giulia Sarno: La viola del pensiero

L'uccello che preferisco
Andrea Mastropietro: Mi piacciono quelli semplici e comuni, direi il passero
Giulia Sarno: Il pappagallo

I miei autori preferiti in prosa
Andrea Mastropietro: Moravia, Pasolini, Nietzsche, Schopenhauer, l'attualità non è il mio forte!
Giulia Sarno: Proust, Tolstoj, Flaubert, Sebald

I miei poeti preferiti
Andrea Mastropietro: Un'infinità, tra questi; Gozzano, Pavese, Rimbaud, Belli, Campana, Thomas, Cardarelli, mi fermo qui
Giulia Sarno: T. S. Eliot, Montale, Sereni

I miei eroi nella finzione
Andrea Mastropietro: Johnny Strabler (protagonista del film The Wild One), Rick Blaine (Casablanca), il personaggio che interpreta Steve Buscemi nel Grande Lewbosky
Giulia Sarno: Adrian Leverkühn e Fitzcarraldo

Le mie eroine preferite nella finzione
Andrea Mastropietro: Odile Monod (Bande a part), Fujico o Margot (Lupin III)
Giulia Sarno: Anna Karenina e Cassandra

I miei compositori preferiti
Andrea Mastropietro: Brian Wilson, Lucio Battisti, George Gershwin, Piero Piccioni, e tanti altri...
Giulia Sarno: Wagner, Mahler, Berio

I miei pittori preferiti
Andrea Mastropietro: Caravaggio, i pittori fiamminghi, Turner, Monet
Giulia Sarno: I fiamminghi, in particolare Lucas Cranach

I miei eroi nella vita reale
Andrea Mastropietro: Alcuni miei amici, Maradona, Bob Dylan
Giulia Sarno: I bravi insegnanti

Le mie eroine nella storia
Andrea Mastropietro: Le donne della rivoluzione francese, Mina, Francoise Hardy, Marie Curie
Giulia Sarno: Le attrici italiane del Rinascimento, nella Commedia dell’Arte, ovvero le prime donne a calcare le scene dello spettacolo pubblico 

I miei nomi preferiti
Andrea Mastropietro: Francesco/a, Irene, Elena, Umberto, Bianca
Giulia Sarno: Uno solo: Alba, il nome di mia nonna

Quel che detesto più di tutto
Andrea Mastropietro: La stupidità
Giulia Sarno: Il tempo che passa

I personaggi storici che disprezzo di più
Andrea Mastropietro: Vittorio Emanuele III, Philippe Pétain, Richard Nixon
Giulia Sarno: Mussolini, banale ma vero

L'impresa militare che ammiro di più
Andrea Mastropietro: L'Inghilterra che resiste ai bombardamenti nazisti della seconda guerra mondiale
Giulia Sarno: La lotta partigiana

La riforma che apprezzo di più
Andrea Mastropietro: La riforma agraria del 1950 in Italia
Giulia Sarno: Le unioni civili (da perfezionare parecchio). Ma anche quella che introdurrà un giorno la storia della musica nei programmi scolastici

Il dono di natura che vorrei avere
Andrea Mastropietro: La spigliatezza
Giulia Sarno: L’orecchio assoluto

Come vorrei morire
Andrea Mastropietro: Credo avrò sempre paura della morte, quindi non saprei come rispondere. Forse vorrei morire disteso, in silenzio, magari tra qualche persona cara, con estrema serenità
Giulia Sarno: Per finta

Stato attuale del mio animo
Andrea Mastropietro: E' nomade, in cerca di un posto
Giulia Sarno: Determinato

Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza
Andrea Mastropietro: Gli errori  che si fanno nella vita a causa dell'inesperienza, con le persone, con le cose, quegli errori da cui inevitabilmente si deve passare
Giulia Sarno: Tutte tranne le mie

Il mio motto
Andrea Mastropietro: Godersela fin quando si può
Giulia Sarno: No drama

unePassante e L'Albero
Sabato 18 febbraio, ore 22.30
Ingresso gratuito con tessera Glue/US Affrico

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