Non solo noi poveri umani siamo provati da quest’estate “singolare” - ma pare che anche le api siano stressate dai cambiamenti climatici, basse temperature e piogge intense che hanno colpito l’Italia negli ultimi mesi.
Il raccolto del miele, infatti, rischia di essere seriamente compromesso e disomogeneo. A Nord e a Sud dello Stivale i dati più preoccupanti: l’apicoltura registra una pessima stagione produttiva con percentuali che sfiorano il -70%. Meglio nelle regioni centrali dove il calo della produzione dovrebbe attestarsi sul -40%.
L’apicoltura nel Belpaese è un settore di numeri importanti che vale 70 milioni di euro e impiega 50 mila persone, per una produzione media di 200 mila quintali di miele l’anno.
Intanto, il bilancio definitivo della situazione sarà svelato a Montalcino durante la 38ª edizione della Settimana del Miele che si terrà dal 12 al 14 settembre, all’interno della Fortezza. Oltre a fare il punto sulle prospettive e scenari futuri dell’apicoltura, la manifestazione si presenta anche come un’occasione per scoprire e degustare numerose varietà di miele, dalle più note come acacia e castagno, alle meno conosciute come il miele di spiaggia, di corbezzolo, di marruca e di melata di abete.
Infine, nei giorni della mostra mercato, i ristoranti del borgo toscano serviranno almeno un piatto a base di miele, mentre i negozi locali allestiranno le loro vetrine ispirandosi al colorato mondo delle api. Una dolce opportunità per visitare una delle più belle e golose città della Toscana.
Clicca qui per vedere il programma completo della 38ª Settimana del Miele a Montalcino.
Enogastronomia/ARTICOLO
Una “pazza” estate per le api Stressate da pioggia e freddo
La produzione di miele in calo in tutta Italia. Non si salva nemmeno la Toscana. I dati del settore saranno presentati a Montalcino nel mese di settembre

Settimana del Miele a Montalcino - © ASGA