Un'immersione nella bellezza ritrovata: dopo la firma del protocollo d'intesa dello scorso 6 dicembre tra Comune e Arma dei Carabinieri che ha messo nero su bianco il ritorno alla città degli spazi della Caserma Mameli (che occupava parte del complesso domenicano di Santa Maria Novella), oggi le porte del percorso museale tornano ad aprirsi dal 15 dicembre al 15 gennaio per regalare ai visitatori spazi fino ad oggi inaccessibili.
Di fatto un primo esperimento era già portato avanti il 9 novembre, con il Santa Maria Novella Day e l'apertura del Chiostro Grande e del Dormitorio inferiore settentrionale. Oggi, oltre a questi spazi, sarà fruibile anche la Cappella del Papa, nell'ambito della visite guidate gratuite promosse dall'Associazione MUS.E.
Eccezionale l'importanza storica e artistica dei luoghi del complesso che verranno aperti alla pubblica fruizione, a partire dal trecentesco Chiostro Grande. Così detto per le monumentali dimensioni dei suoi lati, costituiti da 56 campate a tutto sesto, ospita uno straordinario ciclo di affreschi dipinti in massima parte nel Cinquecento dai maggiori pittori dell’Accademia fiorentina, tra i quali Alessandro Allori, Santi di Tito e il Poccetti. Il suggestivo Dormitorio che delimita il lato settentrioniale del Chiostro Grande, costruito entro i primi decenni del Trecento, si caratterizza per la maestosità dell’ambiente spartito da due sequenze di snelli pilastri che sostengono volte a crociera; sulle sue pareti si conservano alcuni resti dell’originaria decorazione pittorica che ne rivestiva le superfici.
Al primo piano del Chiostro Grande si trova la Cappella del Papa, che fu predisposta per l’entrata in Firenze di papa Leone X de’ Medici avvenuta il 30 novembre 1515. La sua decorazione fu affidata a Ridolfo del Ghirlandaio e portata a termine dal giovane Pontormo, che vi dipinse la celeberrima lunetta con la Veronica, capolavoro della pittura fiorentina del Cinquecento.