Il piccolo laboratorio galleggiante di Geoswim tocca la costa toscana, dapprima con la circumnavigazione dell'Argentario e - successivamente - con l'esplorazione del limitrofo promontorio di Ansedonia.
Il progetto sicientifico condotto da Enea e Università di Trieste e nato nel 2012 ha l'obiettivo di mappare i 23 mila chilometri di costa rocciosa del Mediterraneo, studiando le variazioni del livello del mare.
Come? Conducendo nelle acque del mare italiano il laboratorio 'itinerante', tappa dopo tappa, con il semplice ausilio di maschera, pinne e braccia.
Il laboratorio portatile è equipaggiato con telecamere, sonar e sonda per le analisi chimico-fisiche. "Esplorando la costa da vicino riusciamo a osservare quello che satelliti e imbarcazioni non riescono a vedere - spiega il geomorfologo Fabrizio Antonioli di Enea - rivelando le variazioni della costa, i meccanismi di erosione costiera e formazione di grotte marine e individuando la presenza di sorgenti d'acqua dolce".
Ad oggi, dopo 6 anni di lavoro, sono stati percors dai ricercatorii 250 chilometri dall'Istria a Trieste, con tappa a Malta e Gozo, in Sicilia (Egadi e Ustica), in Sardegna (alcune isole dell'arcipelago della Maddalena, Capo Caccia e Tavolara), nel Lazio (promontorio di Gaeta) e in Grecia (Paros), per un totale di oltre 550 chilometri percorsi a nuoto.