Innovazione/ARTICOLO

Un drone marino ultratecnologico per soccorso e controllo ambientale

Tre aziende al lavoro a Carrara per realizzare il prototipo: un progetto finanziato anche dalla Regione Toscana

/ Redazione
Lun 7 Agosto, 2017
sand-prototipo

Prende forma il primo drone marino: a realizzarlo tre aziende guidate dalla capofila Effebi SPA di Carrara, del Gruppo Balducci. Il prototipo è in fase di realizzazione sulla base del progetto sviluppato ed elaborato da Meccano, in collaborazione con IDS, 'Ingegneria dei sistemi'. 

Ad oggi - i primi rendering - ci mostrano come sarà questo nuovo prodotto (cofinanziato dalla Regione Toscana con 2.478.825 euro)  in grado di essere utilizzato sia per il controllo ambientale che per operazioni di soccorso in mare. 

“In questi mesi, siamo passati dai progetti alla realtà e stiamo procedendo a ritmi serrati per la produzione e l’uscita del prototipo. Registriamo un notevole interesse del mercato che, alle prime notizie di questa iniziativa, dimostra curiosità e interesse, ”,  ha spiegato l'AD di Effebi Katia Balducci, mministratore Delegato di Effebi. Per questo siamo certi che la fabbrica di Carrara potrà nell’arco di qualche anno sviluppare una produzione importante”.

Per quanto riguarda la piattaforma del natante, le operazioni di realizzazione dello scafo sono attualmente in corso nello stabilimento EFFEBI di Carrara mentre IDS ha presentato l’avanzamento per la parte di navigazione autonoma, mostrando l’embrione di quella che sarà la stazione di controllo remoto dedicata agli operatori del drone.

sand - plancia controllo remoto

 

“Le prime linee dello scafo che si vedono già nei primi stampi - ha sottolineato Edoardo Cossutta di Meccano, società che si occupa della progettazione e del design del drone - fanno trasparire la fluido dinamicità di questo mezzo che lo renderanno solido e veloce”. 

“Per la guida autonoma di questo tipo di barca – ha aggiunto Fabrizio Orsini di IDS Ingegneria Dei Sistemi - stiamo integrando tecnologie e algoritmi estremamente innovativi ed efficienti che consentiranno la gestione di un oggetto simile da qualsiasi parte del globo e in completa sicurezza”.

Secondo gli sviluppatori il drone potrà operare in autonomia per ogni missione che gli sarà assegnata, anche attraverso un controllo via satellite.  

“E’ un progetto ricco di innovazioni sia strutturali, sia legate alle caratteristiche di autonomia.  Anche nei dettagli di questo primo scafo e nelle sue linee si colgono azioni innovative che vanno nella direzione di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza di questo mezzo, sia del prodotto in sé che del processo produttivo - ha chiosato Pietro Angelini, direttore di Navigo, Centro di innovazione e sviluppo della nautica.