Cultura/ARTICOLO

Umberto Buscioni in mostra a Pistoia con 'L'anima segreta delle cose'

Palazzo Fabroni di Pistoia, sede del Museo del Novecento e del Contemporaneo, ospita fino al 27 Gennaio 2019 la mostra a cura di Gabi Scardi, che si configura come un excursus dell'ampia attività dell'artista contemporaneo pistoiese

/ Redazione
Mer 5 Dicembre, 2018

Palazzo Fabroni di Pistoia, sede del Museo del Novecento e del Contemporaneo, ospita fino al 27 Gennaio 2019 la mostra UMBERTO BUSCIONI | L'ANIMA SEGRETA DELLE COSE, a cura di Gabi Scardi, che si configura come un excursus dell'ampia attività dell'artista contemporaneo pistoiese a cui anche il prestigioso trimestrale bilingue NATURART ha dedicato la copertina del suo trentunesimo numero - un’opera del 1964 dal titolo “Giardino” - che per contenuto si sintonizza perfettamente con la linea editoriale di questa rivista che ormai da 9 anni racconta Pistoia e le sue eccellenze al mondo intero.

Realizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni con il contributo della Regione Toscana nell'ambito del progetto “Toscanaincontemporanea2018”, la mostra arriva oltre un quarto di secolo dopo l'importante antologica che si tenne, sempre a Palazzo Fabroni, nel 1992.

La pittura va oltre l’intenzione del pittoreha dichiarato l’artista - lo diceva anche Picasso. Ci sono dei quadri che non mi sembra di aver dipinto, come se la pittura fuggisse da me, come in un quadro che s’intitola “Invito al Viaggio”. Allora dipingere diventa come andare oltre se stessi. Maurizio Calvesi ha definito la mia pittura “ascensionale”, per un progressivo allontanarsi dalla terra, forse per avvicinarsi in qualche modo al mistero. Dipingere per me significa cogliere l’anima segreta delle cose.

Riunendo opere realizzate in periodi diversi, afferenti a diverse serie e momenti della sua produzione, dagli inizi legati alla “Scuola di Pistoia” fino alle sperimentazioni più recenti, la rassegna evidenzia il profondo legame di Buscioni con l’espressione pittorica, che egli non abbandonò mai, neanche quando la ricerca artistica internazionale si orientò verso sperimentazioni concettuali e performative.

Superando i soggetti, i temi, le influenze e le possibili classificazioni, ciò che rimane lampante e potente nelle opere di Buscioni è il suo essere e sentirsi 'pittore' e definirsi tale, con storica e indubitabile coerenza.

La pittura è tutta concettuale – continua l’artista -  nella pittura è la pelle che conta più del significato, è la pittura che ti eleva verso la spiritualità. Non ho mai dipinto pensando a un momento particolare, ho sempre dipinto e basta, ma questi lavori che abbiamo qui davanti, li lego a dei ricordi, ma prima ho fatto i quadri e poi li ho legati a dei ricordi. In questo quadro, ad esempio, rivedo un momento preciso: mi ricordo un giorno di malinconia e di lieve pioggia di quando ero ragazzo e c’è una poesia di Verlaine che mi fa riaffiorare questo ricordo. 

Pistoia, Palazzo Fabroni
1 dicembre 2018 – 27 gennaio 2019
dal martedì al venerdì ore 10.00/14.00
sabato, domenica e festivi (8 dicembre, 26 dicembre, 6 gennaio) ore 10.00/18.00
Natale e Capodanno
ore 16.00/19.00 chiuso il lunedì