Ambiente/ARTICOLO

Tuta Absoluta, flagello del pomodoro

Arriva dal Sudamerica l'insetto che minaccia i pomodori toscani

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Tuta absoluta nei pomodori
Piccola e distruttiva, arriva in Toscana dal Sudamerica come vero e proprio flagello del pomodoro. Si chiama Tuta Absoluta, conosciuta anche come Tignola del pomodoro, un lepidottero gelechide, le cui larve prediligono le solanacee coltivate (pomodoro, patata, melanzana, peperone) e selvatiche, scavando piccole gallerie che devastano foglie, steli e frutti.
“La Tuta Absoluta – spiega Simone Tofani, responsabile dell’Area tecnica della Cooperativa Agricola di Legnaia – è un minuscolo lepidottero, estremamente prolifico, che può determinare danni diretti e indiretti alle piante, soprattutto di pomodoro, con le larve che divorano foglie, steli e frutti, scavando microgallerie che possono portare sino all’essiccamento della pianta. L’attacco di questo fillominatore provoca danni ingenti, portando alla riduzione della produzione dal 70 al 100 per cento e non è facile da combattere, per la sua capacità di adattarsi e di sviluppare resistenza agli insetticidi. Basta poco per capire l’impatto che potrebbe avere sulla nostra agricoltura e in particolare su produzioni di nicchia come il pomodoro fiorentino”.

Originaria del Sudamerica, la Tignola del pomodoro è apparsa per la prima volta in Europa nell’estate del 2007, grazie a piantine o frutti di pomodoro, con alcune segnalazioni in Spagna, mentre fra il 2008 e il 2009 è stata trovata capolino anche in Italia, con presenze in Sicilia, Campania, Calabria, Sardegna e Liguria. Nella primavera del 2009 ha fatto la sua comparsa anche lungo la costa toscana e una segnalazione da confermare è arrivata anche dalla provincia di Firenze, determinando una certa apprensione.

“Per evitare quello che potrebbe essere un vero e proprio disastro - ricorda Tofani –, occorre programmare gli interventi e, soprattutto, fare molta attenzione alle piantine di pomodoro, in un momento in cui ci si prepara al loro trapianto. Si tratta di farfalline sul bruno, di 5-7 millimetri, con la femmina che deposita circa 200-250 uova per volta e ha la capacità di completare 10-12 generazioni l’anno, se aiutata da temperature miti. Le larve possono variare, a seconda degli stadi vitali, da uno a 7 millimetri circa, presentando un colore che può andare dal giallo chiaro al grigio scuro. Le dimensioni ridotte rendono necessarie reti antinsetto a doppie porte, ma particolare attenzione deve essere rivolta proprio all’uso di materiale, cioè di piante, sane. In caso di infestazione si può tentare di intervenire con alcuni parassitoidi o con trappole per la cattura massale, per il controllo biologico, o con un paio di principi attivi che sembrano aver dato buoni risultati nel controllo chimico. Il problema è che la tuta Absoluta ha dimostrato di sviluppare una rapida resistenza agli insetticidi. In ogni caso si deve procedere all’eradicazione e all’eliminazione dei residui di coltura che sono risultati infestati, segnalando immediatamente la presenza del lepidottero alle istituzioni competenti”.  
 

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