La Toscana va verso un nuovo testo unico sul turismo, l’obiettivo dichiarato è quello di riuscire ad avere le nuove direttive comuni in tempi brevi, l’intenzione principale delle quali sarà quella di fornire finalmente la Regione di un impianto normativo al passo coi tempi. “Il nostro obiettivo è quello di licenziare in tempi brevi il nuovo testo unico sul turismo, che si presenta come una nuova organizzazione normativa della materia”. Ad affermarlo è stato il presidente della commissione sviluppo economico del Consiglio regionale Gianni Anselmi, al termine dell’illustrazione – ieri - in Giunta del nuovo testo unico del turismo della Toscana.
“Il nuovo testo sostiene due temi, sostenibilità e competitività del sistema, cercando al contempo di porre un’attenzione particolare al cosiddetto turismo accessibile”, ha spiegato Romagnoli, dirigente del settore politiche turistiche della Regione. “Lo scopo della proposta è quello di ridisegnare complessivamente la governance del sistema turistico - ha aggiunto Romagnoli -, pur incentrandola ancora sui territori e sui prodotti turistici, attraverso l’aggregazione di ambiti territoriali omogenei”. Al vertice della nuova governance ci sarà una “cabina di regia regionale” all’interno della quale “sarà possibile confrontarsi sulle dinamiche del turismo”. Nel dettaglio, per quanto riguarda le strutture di tipo alberghiero, il nuovo testo unico darà l’opportunità ai soggetti interessati di ampliare la gamma dei servizi offerti, quindi anche le capacità commerciali e la competitività, consentendo “l’apertura di negozi o altre attività all’interno delle strutture alberghiere”. Il nuovo testo sul turismo, inoltre, intende disciplinare anche le locazioni alla luce del fatto, come affermato da Romagnoli, che “i servizi online hanno aperto un mercato impensabile fino a pochi anni fa” e quindi vi è la necessità di effettuare comunicazioni agli enti locali e “disciplinare gli affitti turistici che rappresentano attività professionali”.
La commissione sviluppo economico regionale ha poi analizzato una proposta di legge sull’identità toscana. “La norma è volta alla valorizzazione dell’identità regionale e delle tradizioni locali”, ha spiegato il segretario generale del Consiglio toscano Silvia Fantappié, che ha illustrato in commissione il testo. “Sono state individuate quattro categorie e previste per queste delle misure di supporto economico, 75 mila euro l’anno ciascuna, 300 mila euro complessivi”, ha sottolineato. Le categorie che potranno usufruire dei benefici economici sono le associazione di rievocazione storica, le bande musicali ed i cori, gli enti locali e le associazioni senza fine di lucro che organizzano carnevali da almeno cinque anni, i centri commerciali naturali. La proposta di legge intende favorire chi, in concreto, si preoccupa di promuovere la specificità culturale e le tradizioni della Toscana.