Sono un’hotel dell’Elba e due agriturismi, uno in Maremma e uno nel Casentino, le tre strutture ricettive più ecologiche della Toscana. Si tratta dell’hotel Montemerlo, a Fetovaia nell’isola d’Elba, del Casale Camalda di Serravalle, nel parco delle foreste casentinesi in provincia di Arezzo e dell’agriturismo Acquaviva di Montemerano a Manciano, Grosseto. A renderlo noto è stata Legambiente, nel corso di una cerimonia pubblica a Firenze, nel corso della quale sono state premiate le aziende green del turismo toscano, alla presenza dell’assessore regionale Cristina Scaletti, del presidente di Legambiente Luigi Rambelli e del presidente di Legambiente Toscana Piero Baronti.
Ad oggi sono 47 le imprese della regione che fanno del turismo sostenibile il proprio fiore all’occhiello, con un totale di 4 mila posti letto e 600 mila pernottamenti, numeri che portano la Toscana a consacrarsi come regione leader in Italia e non solo di una ricettività sempre più attenta all’ambiente. Tali aziende si fregiano dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo, alla quale hanno aderito 27 hotel, 2 camping, 14 agriturismi, 3 b6b e uno stabilimento balneare.
“Se il turismo ecosostenibile cresce la Toscana ha tutte le potenzialità per esserne la regione leader – ha spiegato Piero Baronti, presidente di Legambiente Toscana – le strutture aderenti a Legambiente Turimo sono in costante aumento e la nostra regione è quella che risponde meglio. Attraverso le buone pratiche ambientali – ha concluso Baronti – daremo un contributo importante per salvare il pianeta dall’inquinamento e dagli sconvolgimenti climatici”.
Intanto la Regione Toscana tra il 2007 ed il 2013 ha già attivato e attiverà 3,5 milioni di euro per finanziare il progetto “Toscana turistica sostenibile & competitiva. “E’ l’occasione – ha aggiunto l’assessore regionale Cristina Scaletti – per valorizzare lo sforzo che numerosi operatori turistici hanno compiuto in direzione di un turismo competitivo ma sostenibile, una filosofia alla base della rete Necstour presieduta dalla Toscana e che raggruppa trenta regioni europee che da tempo lavorano in questa direzione. In Toscana cinquanta i Comuni e tutte le dieci province stanno ricercando soluzioni innovative e sostenibili nel governo dei flussi turistici e per l’allargamento dell’offerta d’arte, balneare, montana, enogastronomica, termale e congressuale”.