Dopo la crescita continua di turisti che hanno scelto di seguire i percorsi della Via Francigena ecco che la Toscana mira a promuovere anche 'nuovi cammini', così da far vivere sempre più occasioni d'esperienza ai viaggiatori.
A deciderlo è stato il Consiglio regionale che ieri ha approvato all'unanimità una legge di iniziativa della vicepresidente dell'Assemblea, Lucia De Robertis (Pd), che mira dunque alla promozione e alla valorizzazione dei cammini regionali, intesi come itinerari in più tappe che interessano il territorio di più Comuni, da percorrere a piedi, in bicicletta, a cavallo e che mettono in collegamento luoghi accomunati da vicende storiche o tradizioni consolidate. La legge, come spiegato De Robertis, "è nata dal bisogno di offrire l'esperienza dei cammini per ripercorrere luoghi e storie che fanno unica la nostra regione".
Da qui l'attenzione non solo a itinerari culturali già riconosciuti, come la Francigena o le vie Romee e la via di San Francesco, ma anche a nuovi "cammini locali di interesse regionale".
Il provvedimento detta le procedure con cui i comuni possono richiedere alla Regione il riconoscimento del cammino locale di interesse regionale, le caratteristiche che questi devono possedere, i servizi per l'utenza e le modalità di valorizzazione.
L'aula ha approvato a maggioranza anche un atto di indirizzo, delle commissioni cultura e ambiente, per la costituzione di un tavolo tecnico-politico per approfondire le agevolazioni urbanistiche in favore del recupero di manufatti dislocati lungo i cammini. Il Consiglio ha inoltre approvato due mozioni presentate Paolo Marcheschi (capogruppo Fdi) e da Giacomo Giannarelli (capogruppo M5s): con la prima si impegna la Giunta regionale a riconoscere il 'cammino di San Francesco', con l'altra si chiede che sia predisposto un progetto per la promozione del percorso di Dante in Lunigiana.