Rilanciare il Monte Amiata, sfruttandone le potenzialità turistiche, ambientali e produttive, dalla forza geotermica che dorme sotto l’antico vulcano ai boschi incontaminati, perfetti per le vacanze in tutte le stagioni, dallo sci in inverno al nordic walking in estate. È questo l’obiettivo dell’intesa firmata oggi a Firenze dalla Regione Toscana insieme ai 13 Comuni dell’Amiata per gettare le basi per la ripresa economica ed occupazionale del territorio e anche per affrontare i rischi dello spopolamento.
Tra le priorità individuate dal protocollo anche gli interventi per sostenere i giovani e le nuove imprese, potenziare le infrastrutture e ridurre il digital divide, ma anche promuovere e salvaguardare l’identità del territorio unico, ricco di prodotti enogastronomici tipici, di borghi storici, di testimonianze della spiritualità come l’Abbazia di Abbadia San Salvatore o il grande centro buddhista Merigar ad Arcidosso.
Adesso la palla passerà a 4 gruppi di lavoro congiunti, tra Regione, Comuni, Provincie di Siena e Grosseto che si concentreranno sui diversi temi e faranno emergere i bisogni del territorio da cui realizzare interventi specifici su diversi fronti, tra cui anche l’edilizia scolastica, il florivaismo, la difesa del suolo, il sostegno al’economia agricolo-rurale.