Riqualificare i centri abitati e i loro centri commerciali naturali, aumentare la fruizione turistica, valorizzare l’offerta espositiva e congressuale, termale, balneare e ricreativa. Questi gli obiettivi del fondo da 17,5 milioni di euro messo a disposizione dalla Regione Toscana per realizzare infrastrutture pubbliche per il turismo e il commercio.
Un’opportunità presentata ieri durante una riunione tra l’assessore toscano alla cultura, turismo e commercio Cristina Scaletti, le associazioni degli enti locali (Province, Comuni, Comunità montane) e Federparchi.
Gli enti locali dovranno presentare i progetti entro il prossimo 15 marzo. Gli interventi ammissibili, ma non finanziati andranno a formare una graduatoria che sarà poi utilizzata per l’assegnazione successiva.
“Sappiamo bene quali problemi la gran parte deglienti locali deve affrontare, tra tagli di bilancio e vincoli del patto di stabilità – spiega l’assessore Scaletti – ma siamo convinti che il rilancio della nostra economia passi anche attraverso il continuo miglioramento dell’offerta turistica, e il buon andamento della scorsa stagione rafforza il nostro convincimento. In questa ottica rientra pienamente anche la riqualificazione urbana dei nostri innumerevoli borghi e centri storici, finalizzata a migliorarne l’attrattiva e la rete dei Centri commerciali naturali con migliaia di piccoli esercizi di vicinato e mercatini”.
Particolare attenzione è stata data al tema della sostenibilità, prevedendo forti incentivi agli interventi che prevedono l’attuazione di metodi diedilizia sostenibile e mirati al risparmio energetico. Saranno inoltre premiati i soggetti in possesso dicertificazioni di sostenibilità (Emas, Iso 14001) e i territori con certificazione turistico ambientale, come le “Bandiere arancioni” e “Bandiereblu” oppure le ede di beni del patrimonio Unesco. “Ma con questo nuovo bando – ricordal’assessore Scaletti – non possiamo non considerare la tragica alluvione che ha messo in ginocchio l’economia di una parte della nostra regione. Ecco perché abbiamo ritenuto doveroso costituire una riserva di fondi di almeno 2 milioni di euro, che potrà essere incrementata in caso di necessità, destinata ai Comuni della Lunigiana e dell’Isola d’Elba”.