Scaramuccia: “Grazie agli screening ridotta la mortalità per tumore” FIRENZE –
“Grazie alla diffusione sempre più ampia degli screening, la mortalità per tumore in Toscana si riduce costantemente. La capacità di diagnosticare, grazie agli screening, un elevato numero di lesioni ancora in fase iniziale ci consente di offrire alte probabilità di guarigione, e nello stesso tempo l’esecuzione di trattamenti non demolitivi, con ovvie ripercussioni positive sulla qualità di vita delle persone”. L’ha detto l’assessore al diritto alla salute della Regione Daniela Scaramuccia, nel presentare stamani il 12° Rapporto annuale dell’Ispo, l’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, e gli altri eventi che in questi giorni coinvolgono l’Istituto: oltre al convegno sui programmi di screening dell’Ispo, anche il convegno dell’Osservatorio Nazionale Screening, che si tiene a Firenze, e la firma di un accordo di collaborazione tra Istituto Superiore di Sanità e Ispo. Tutto tra ieri e oggi, all’Auditorium Al Duomo, in via Cerretani.
I risultati del Rapporto confermano la garanzia di offerta della mammografia e dei pap test a tutta la popolazione avente diritto (donne tra 50 e 70 anni per la mammografia e tra 25 e 64 anni per il pap test). Per il biennio 2009-2010 (l’offerta del test è biennale) l’estensione del programma di screening mammografico è del 93%. Mentre per il triennio 2008-2010 (in questo caso l’offerta del test è triennale), l’offerta dello screening per il tumore al collo dell’utero è del 97,5%. I dati evidenziano anche il netto miglioramento dell’estensione del programma per la prevenzione del tumore del colon-retto, che nel 2010 ha raggiunto l’83,7% della popolazione (uomini e donne tra 50 e 70 anni), con un aumento di 13 punti percentuali rispetto al 2009. Nel complesso, i risultati confermano gli alti livelli di performance della nostra regione, collocandola tra le più avanzate nel panorama nazionale.
La Toscana, prima Regione italiana, dal 2012, in maniera progressiva e graduale, adotterà il test HPV in sostituzione dell’attuale pap test, per le donne da 35 anni in su: rispetto al pap test, il test HPV ha il vantaggio di essere più efficace, sicuro, e di avere validità quinquennale (anziché triennale come il pap test). La sostituzione inizierà nel 2012, nelle Asl che saranno pronte, e nell’arco di uno-due anni sarà completata in tutte le Asl toscane.
Nell’area del Registro tumori toscano (Firenze e Prato) il tumore alla mammella rappresenta il 24,8% di tutti i tumori femminili. Il trend mostra un aumento di incidenza (per effetto dei fattori di rischio, e in parte anche per i programmi di screening, grazie ai quali si individuano i tumori nello stadio iniziale), a fronte di una riduzione di mortalità di circa il 20% (in media – 1,2% annuo, nel periodo 1987-2008). La sopravvivenza a 5 anni è intorno al 90%. Le stime italiane indicano una sopravvivenza a 10 anni di oltre il 70%.
Il tumore alla cervice uterina è una neoplasia rara, con incidenza in riduzione e mortalità stabile: la sopravvivenza a 3 anni è di oltre il 70%. In Toscana, il rischio per una donna di avere una diagnosi di tumore della cervice nel corso della vita è dell’8% (1 caso ogni 129 soggetti), il rischio di morire a causa di questa patologia è invece pari all’1% (1 decesso ogni 874 soggetti). Per il tumore al colon-retto, incidenza e mortalità sono in diminuzione, in particolare nelle fasce di età (50-70 anni) che rientrano nel programma di screening per la ricerca del sangue occulto fecale.
E’ quindi verosimile che la riduzione di incidenza in questa fascia di età sia dovuta proprio all’invito attivo al programma di screening.