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Tumore all'utero: in Toscana Hpv sostituisce il Pap test

La nostra Regione è la prima a dotarsi di questo protocollo di screening che permette una diagnosi più specifica e un risparmio di 1 milione di euro all'anno

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Un risparmio di almeno un milione di euro l'anno sui costi di screening per il tumore del collo dell'utero: è quanto otterrà la Regione Toscana, prima in Italia a dotarsi di un nuovo protocollo di screening del papilloma virus che prevede come primario l'Hpv test rispetto al Pap test.

"Il test Hpv risponde a una diagnostica più specifica - spiega Gianni Amunni, direttore generale dell'Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologia di Firenze (Ispo), intervenuto nel corso di una conferenza organizzata oggi da O.N.Da - ed è possibile effettuarlo ogni cinque anni anziché ogni tre, permettendo una diminuzione di eventuali esami di approfondimento correlati".
Ecco perché, aggiunge, "la Regione Toscana ha scelto, per prima, di adottare a partire dal 2012, il test Hpv come primario al posto del Pap Test, utilizzato come triage nei casi invece positivi".

Partito a dicembre 2012, il progetto coinvolge al momento la popolazione femminile di Firenze.
"Nel 2013 - prosegue Amunni - il protocollo sarà esteso ai territori di altre Aree Vaste ed entro fino anno contiamo di coprire tutto il target di donne fra i 35 e i 64 anni". Il risparmio, quantificato in almeno un milione di euro, si avrà già a partire dal 2016-2017, assicura.