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Tragedia Marcinelle: il Presidente Piero Grasso ricorda le vittime

Nell'incendio causato dalla combustione dell'olio al alta pressione persero la vita anche tre operai toscani

/ Redazione
Lun 8 Agosto, 2016
Marcinelle

La mattina dell'8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio scoppiò un incendio causato dalla combustione d'olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica. L'incendio, sviluppatosi inizialmente nel condotto d'entrata d'aria principale, riempì di fumo tutto l'impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 274 presenti, in gran parte emigranti italiani. Oggi il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell'UNESCO.

Nella tragedia persero la vita tre operai toscani: Otello Bugliani di Massa, Enrico Del Guasta di Cascina in provincia di Pisa e Romano Filippi di Firenze. Per non dimenticare, la Regione Toscana nel 2002 ha consegnato alle famiglie dei tre minatori toscani rimasti uccisi una medaglia d’oro alla memoria, un tributo alle vittime che ha fatto seguito al riconoscimento di Stella al merito del lavoro allora concesso dal Presidente della Repubblica a tutti i lavoratori deceduti nel 1956 nell’incendio che si sviluppo’ nei cunicoli della miniera di Marcinelle.

Nell'anniversario della strage oggi il presidente del senato Piero Grasso, giunto sul luogo della tragedia, ha sottolineato: "Ripensare come eravamo e vivevamo, rafforza la nostra determinazione ad accogliere con spirito di solidarietà chi oggi è costretto a migrare e ha diritto alla protezione internazionale". Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ricordare dall'Italia quella maledetta mattina in cui "lavoratori di dodici diverse nazionalità, tra cui 136 italiani, persero la vita nelle profondità della terra. La tragedia costituì uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell'abnegazione dei nostri concittadini che lottavano - attraverso il duro lavoro - per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale. Spero che il ricordo sia di sprone a migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro"