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Toscana punta su rinnovabili: 50% dell'energia sarĂ  green

Pronti 1200 progetti e 53 milioni che attireranno investimenti per 250 milioni: lo ha annunciato il presidente della Regione Rossi

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013

Raddoppiare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: questo l'obiettivo proposto dal presidente della Regione Enrico Rossi, che ha lanciato la sfida intervenendo al seminario “Toscana e Usa: collaborazione per un futuro più pulito.

"Vogliamo puntare sull'attrattività del territorio per nuovi investimenti” ha detto Rossi. In platea, ricercatori italiani e americani e rappresentanti di 23 imprese italiane e 12 statunitensi interessate a trovare nuove strade di cooperazione e collaborazione su un settore strategico per il futuro come quello rappresentato dalle energie rinnovabili.

«Oggi in Toscana – ha proseguito Rossi - importiamo il 25% di energia. Del 75 % di quella prodotta in casa, il 47% arriva da fonti fossili e il 28% da fonti rinnovabili. L’obiettivo è colmare quel deficit del 25% attraverso l’incremento di produzione elettrica da fonti rinnovabili. In questo modo avremo una regione in cui il 50% della produzione di energia elettrica sarà costituito da energie rinnovabili. Il che ci consentirà anche tecnicamente di rinunciare al nucleare. La Regione è pronta a dare il proprio contributo. A questo proposito entro la fine dell’anno i 53 milioni di fondi comunitari dedicati all’energia verranno assegnati per finanziare una parte dei 1200 progetti di impianti di produzione da rinnovabili. Così potremo attivare una mole di investimenti pari a circa 250 milioni di euro».

La geotermia sarà un tassello importante della politica energetica del futuro. In Toscana, la prima regione al mondo a utilizzare questa risorsa, si producono più di 5 miliardi di Kwh in 32 centrali a cui se ne aggiungeranno presto altre. Enel Green Power, alla quale la legge nazionale ha assicurato una conferma delle concessioni fino al 2024, deve però lavorare con la Regione e le istituzioni locali per creare sinergie e favorire la nascita di poli industriali-artigianali capaci di utilizzare il calore geotermico, per esempio anche nell’agroalimentare oltre che nel settore florovivaistico. «Con Enel Green Power e altre imprese del settore – ha proseguito Rossi - vogliamo lavorare per costruire il distretto energetico regionale e al tempo stesso per portare avanti progetti in grado di sviluppare ricadute positive in termini di attività e occupazione nelle aree della geotermia. Siamo più interessati a queste che alla trattativa sulle royalties».

Per lo sviluppo delle rinnovabili centrale sarà il ruolo del polo energetico e tecnologico costiero. «La nostra costa – ha spiegato il presidente - è stata interessata nel tempo dalla presenza dei principali impianti energetici toscani. Ma si è operato in ordine sparso. Vorremmo invece costituire un tavolo per creare quelle sinergie in grado di dare vita a un distretto energetico della costa supportato da un centro di ricerca regionale su energia e green economy. Questo sarà uno dei temi centrali del prossimo Piano regionale di sviluppo le cui linee generali saranno presentate in consiglio a novembre».