Promuovere e valorizzare i cammini regionali della Toscana, intesi come itinerari in più tappe che interessano il territorio di più Comuni (da percorrere a piedi e dove possibile in bicicletta e a cavallo) che mettono in collegamento luoghi accomunati da vicende storiche o tradizioni consolidate. Accanto alla Via Francigena saranno quindi riconosciuti, valorizzati e promossi anche altri cammini. La commissione regionale congiunta "Sviluppo economico e cultura" (presieduta da Gianni Anselmi) e "Territorio e ambiente" (presieduta da Stefano Baccelli) ha infatti licenziato a maggioranza la proposta di legge di iniziativa della vicepresidente Lucia De Robertis. La legge interessa sia i cammini quali la via Francigena, già riconosciuti come itinerari culturali dal Consiglio d'Europa, o le vie Romee e la via di San Francesco, quest'ultima al centro di un progetto di valorizzazione multiregionale sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali, sia nuovi cammini, che si sviluppano all'interno del solo territorio toscano, denominati "cammini locali di interesse regionale", del cui riconoscimento si occupa la legge.
In sei articoli il provvedimento dispone le procedure con cui i Comuni possono richiedere alla Regione il riconoscimento del cammino locale di interesse regionale, le caratteristiche che questi obbligatoriamente devono possedere (accessibilità, sicurezza, servizi minimi per l'utenza definiti in sede di regolamento di attuazione), le modalità di valorizzazione. Nello specifico l'istituzione dei cammini avverrà con deliberazione di Giunta regionale e la loro promozione sarà in carico alla Regione attraverso Toscana Promozione Turismo.
«È un modo di mettere a sistema» ha detto De Robertis. «Avevamo avuto l'impressione che i territori si muovessero da soli, occorreva un riconoscimento complessivo. Con questa proposta di legge diamo la possibilità ad associazioni e comuni di chiedere alla Regione il riconoscimento anche di piccoli cammini, non solo di quelli più classici che mettono in evidenza la spiritualità, ma anche di quelli legati all'enogastronomia o a particolarità del territorio».
Con il regolamento di attuazione, inoltre, la Regione istituirà un apposito elenco dove potranno confluire le associazioni impegnate nella promozione e valorizzazione dei cammini, con le quali la Regione potrà condividere azioni a sostegno del successo dei cammini, visti come importanti strumenti di attrazione turistica verso le parti meno frequentate della Toscana. Altra novità è la costituzione di un tavolo tecnico-politico finalizzato ad approfondire il tema delle agevolazioni urbanistiche in favore del recupero di manufatti dislocati lungo i cammini, visti come funzionali ad offrire ricovero e servizi ai turisti in un'ottica di piena sostenibilità e compatibilità con il rispetto dell'ambiente e del paesaggio.