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Toscana Ovunque Bella, genesi del progetto di promozione regionale

Ne parliamo con Federico Campatelli, che per Anci Toscana ha coordinato i comuni che hanno preso parte a una campagna “che ha entusiasmato”

/ Federico di Vita
Mar 19 Luglio, 2016
toscana ovunque bella, intervista a federico campatelli

È stato lanciato da pochi giorni il portale di promozione turistica Toscana Ovunque Bella, progetto che, per usare le parole con cui viene definito su una delle pagine informative del sito, è basato su una forma di crowd (sourced) storytelling – fondandosi dunque su storie raccontate “dal basso”, raccolte dagli stessi comuni, e che hanno l'ambizione di raccontare la Toscana in un modo totalmente innovativo e condiviso, dando lo stesso spazio a ciascuno dei 279 centri. Per saperne di più abbiamo raggiunto telefonicamente Federico Campatelli dell’Anci toscana, per scoprire come sono stati coinvolti e come hanno reagito le amministrazioni di fronte a questa innovativa occasione di promuovere il proprio territorio.

L’idea è nata del Presidente della Regione Enrico Rossi, che aveva individuato nel suo programma elettorale questa modalità di promozione del territorio toscano. L’intenzione era quella di mettere una piattaforma regionale a disposizione dei comuni, in cui tutti i centri potessero farsi conoscere con lo stesso spazio, con ogni giorno uno di loro in evidenza. Pensa che il primo nome con cui chiamavamo informalmente il progetto fu ‘Belli tutti i giorni dell’anno’, intendevamo sottolineare la natura di una promozione che parte dal basso, dai territori. Nella fase di elaborazione abbiamo pensato a una piattaforma che raccogliesse le storie dei comuni, perché informazioni generiche di tipo turistico sono già reperibili sui siti locali e su quello ufficiale della Regione, in questo caso volevamo invece che le storie venissero fuori dal territorio”.

Come hanno reagito i comuni a questa proposta?

“Direi che c’è stata molta attenzione, molta reattività. In alcuni c’è stato anche entusiasmo, è stata capita l’opportunità che gli veniva offerta. Anche se a volte i comuni hanno difficoltà a star dietro non tanto a questo progetto ma un po’ a tutto, soprattutto quelli medio-piccoli, la cui struttura non sempre è in grado di seguire tutto. Ma in questo caso sollecitandoli, sia come Anci che grazie alla redazione di Toscana Ovunque Bella, siamo riusciti e riusciremo ad avere le storie di quasi tutti se non proprio di tutti i comuni della Toscana”.

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Qual è stato il ruolo dell’Anci nell’ideazione della campagna?

“Come Anci abbiamo accolto il progetto con estremo favore e siamo stati da subito coinvolti nell’elaborazione della campagna e nell’ideazione della piattaforma, abbiamo costituito una cabina di regia di cui hanno fatto parte alcuni comuni che abbiamo selezionato cercando di rappresentare tutto il territorio e tutte le diverse tipologie di offerta turistica, la Toscana ha un’offerta molto variegata che va dal mare alla montagna, dalle terme, alla campagna, alle città d’arte e via dicendo… Ci serviva da subito avere un punto di vista più ampio possibile per i territori – era importante, visto che ci si rivolgeva a loro, che anche i territori potessero esprimere da subito il loro parere”.

Quali sono le prime impressioni a pochi giorni dal lancio di Toscana Ovunque Bella?

“Rispondo personalmente. Per me il sito è bello, ci sono storie veramente affascinanti grazie alle quali viene voglia di perdersi nei luoghi cui sono legate. Poi viene voglia di passare da una storia all’altra e navigare all’interno del sito, penso che sia una modalità di racconto del territorio che produce curiosità in chi legge. Ogni comune viene presentato con una storia, così il lettore viene davvero guidato all’interno del territorio. Io parlo da toscano ma anche il turismo interno è importante, magari ci si incuriosisce anche su parti della regione che ancora non si conoscono. Infine trovo che questa sia stata una bella esperienza di collaborazione tra comuni, Anci e Regione, collaborazione che ha portato a una nuova modalità di promozione territoriale, personalmente non ho mai visto niente del genere e si è riusciti a dar voce a territori che altrimenti non avrebbero mai avuto questo tipo di visibilità”.