Tra le più di 150 storie presenti sul sito di Toscana Ovunque Bella una buona trentina sono d’autore. Nel vero senso della parola: sono diverse le storie firmate da scrittori e artisti, che hanno scelto di prestare la propria penna al racconto di una Regione in cui sono nati o cui sono particolarmente legati. La campagna promozionale prende così toni nostalgici, come nel caso della Calenzano sospesa “tra radici e ali” di Emiliano Gucci, o come nella Pisa sorprendente scoperta e raccontata da Marco Malvaldi, che la scorge dall’alto delle sue mura. Un vero e proprio racconto è quello con cui Marco Vichi tratteggia la sua Impruneta, mettendo insieme nelle storiche fornaci le tegole per la “cupola del mondo” insieme alle terrine in cui viene preparato il peposo. Margaret Mazzantini descrive la sua San Casciano dei Bagni come una terra “tagliata dal sole e dal vento, (dove) la testa si riposa dai suoi affanni”, mentre per Gabriele Merlini ogni passaggio in treno dalle parti di San Giovanni Valdarno è latore di ricordi e occasione per vergare “appunti colmi di riconoscenza”.
Si scopre, vagando tra le storie d’autore, una sorprendente vicenda di lupi mannari, a raccontarla è Alberto Santini e il teatro in cui va in scena è Pontremoli. Si trova poi una Buti “dantesca” nelle argute terzine di Enrico Pelosini, mentre sorprende la levità con cui Costanza Baldini racconta le gioie di una vita semplice raccontate da una nonna a sua nipote (a Greve in Chianti). Oltre agli scrittori si sono cimentati nell’esercizio anche politici (lieve la Firenze di Dario Nardella), attori (perduta in un tempo mitico la Ortignano Raggiolo di Giovanni Guidelli), e scultori (è fiera la San Vincenzo del marinaio di Giuseppe Talani).
Ma è impossibile in un breve articolo rendere la varietà dei tocchi e degli spunti offerti dalle decine di autori che hanno scelto di prestare la loro penna al proprio territorio, cimentandosi in una sfida che diventa un racconto corale sfaccettato e polifonico, tutto teso a restituire la varietà di un territorio che dai monti di Sassetta vola con i rapaci di Irene Vanni fino ai paesaggi dell’arcipelago descritti dall’ex ragazzo tratteggiato da Silvio Ciappi sul territorio elbano di Marciana. Non resta che immergersi nel sito e scoprire uno dopo l'altro la sorpresa dischiusa da questi bei racconti.