Toscana, medicine complementari in crescita

Un toscano su cinque conosce le medicine complementari, soprattutto l'omeopatia (18%) e l'agopuntura (14%), e oltre il 13% ne ha fatto uso. I dati sono emersi nel corso di una consultazione promossa dalla commissione sanità del Consiglio regionale della Toscana con i responsabili del coordinamento della Rete toscana di medicina integrata. Quasi il 58% dei medici e dei pediatri di fiducia consiglia questo tipo di medicine ai propri pazienti, e nel 65,7% dei casi vi ha fatto ricorso per i propri disturbi. Nel corso del 2010 sono state garantite quasi 30 mila prestazioni in 112 attività diverse. I tre centri di riferimento sono il centro Fior di prugna a Campi Bisenzio, la fitoterapia nell'ospedale San Giuseppe di Empoli e l'ambulatorio di omeopatia nell'ospedale Campo di Marte di Lucca. Nell'ospedale Petruccioli di Pitigliano (Grosseto), grazie ad un finanziamento di 660 mila euro della Regione, dal febbraio scorso agopuntura ed omeopatica vengono utilizzate, a richiesta, dai ricoverati secondo un progetto di integrazione fra medicina ufficiale e complementare.