Sergio Mattarella premia l'Italia di successo, quella che ha resistito alla durissima crisi degli ultimi anni e che ha continuato a raccogliere i frutti del proprio impegno grazie alla realizzazione di produzioni di altissima qualità, innovazione e pregio. Il capo dello Stato ha infatti firmato ieri a Roma il decreto con il quale sono stati nominati i 25 nuovi Cavalieri del Lavoro, 3 di loro sono legati alla Toscana.
Il primo è il milanese Alberto Armando Candela che ha unito il suo nome a quello di un marchio storico fiorentino, la F.I.L.A., fabbrica italiana di lapis e affini. L'azienda, che oggi ha il proprio quartier generale a Pero, in provincia di Milano, venne fondata a Firenze nel 1920. La famiglia Candela guida il gruppo dal 1956, 60 anni nei quali ha ampliato la gamma di produzione, facendo conoscere i propri prodotti e marchi (tra cui Giotto, Tratto Pen, Adica Pongo, Lyra e Adigraf) in tutto il mondo. Un successo sancito anche dai numeri di F.I.L.A che oggi è presente a livello internazionale con 14 stabilimenti produttivi (di cui uno ancora in Toscana, a Rufina), 22 filiali nei 5 continenti e 6000 dipendenti. Il fatturato dell'azienda è di circa 250 milioni di euro all'anno.
E' fiorentino invece Gabriele Clementi, presidente di El.En. SpA di Calenzano, la società fondata nel 1981, oggi capofila di un gruppo di aziende nate per lo sviluppo e la produzione di sistemi laser ad alta tecnologia per la medicina, l’industria e la conservazione del patrimonio storico artistico. Una realtà di 965 dipendenti, nata come spin-off universitario e attualmente presente in tutto il mondo, dalla Germania fino a Francia, Stati Uniti, Brasile, Cina e Giappone. El.En copre grazie all'export l'82% del proprio fatturato.
Sempre in provincia di Firenze, a Scandicci, c'è invece la base della Savino del Bene SpA, l'azienda nata ai primi del Novecento e specializzata nelle spedizioni per l'alta moda verso gli Stati Uniti. Oggi il suo numero uno, Paolo Nocentini, è Cavaliere del Lavoro. Oltre ai numeri di una multinazionale che conta oltre 3200 dipendenti, 148 uffici propri e 67 consociati, c'è la storia del suo presidente. Nocentini infatti nell'ormai lontano 1957 venne assunto alla Savino del Bene come centralinista, 20 anni dopo arrivò la promozione a dirigente e proprio in quegli anni rilevò l'azienda insieme ad altri 4 colleghi. Sotto la guida di Nocentini l'impresa si è trasformata in un operatore logistico globale, tra i primi 20 al mondo, con filiali in Brasile, Singapore, Turchia, Malesia e Sud Africa.
Storie di made in Tuscany, di successo per l'Italia intera. Storie di business nate dentro le Università, spin off che con il tempo si sono trasformati in società per azioni, in aziende dal respiro internazionale, casi nei quali il lavoro, l'innovazione ma anche l'ambizione hanno giocato il loro ruolo per conquistare il mondo, sfide vinte. L'Italia è anche questo.