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Toscana, in dieci anni 50 beni confiscati alla mafia

Legalità e lotta alla criminalità tra i temi di Dire&Fare a Firenze

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Con i suoi 170 miliardi di euro annui di fatturato, la mafia è l’azienda italiana più prospera. Lo dicono i dati della Direzione Nazionale Antimafie, a cui si affiancano quelli di Legambiente che stima, solo per le ecomafie, un fatturato pari a 20 miliardi all’anno. Sessanta miliardi di euro all’anno è il giro della corruzione (dato della Corte dei Conti), mentre l’evasione fiscale ammonta a 200 miliardi di euro, come rende noto il Ministero dell’Economia. Se ne parla oggi a Dire e Fare nel convegno “I costi economici e sociali dell'illegalità”, organizzato dall'associazione nazionale Avviso Pubblico - i comuni per la legalità, e dall'Anci Toscana. “Avere sui territori organizzazioni criminali ha un costo concreto per la collettività”, commenta Sabrina Sergio Gori, sindaco di Quarrata e responsabile Legalità Anci Toscana. E prosegue: “L'illegalità può avere diverse forme: ci sono le infiltrazioni mafiose vere e proprie, la corruzione diffusa, e infine la legalità debole, cioè l'atteggiamento culturale di giustificare piccoli comportamenti non legalmente corretti. La legalità deve diventare parte integrante della cultura democratica”, conclude il sindaco.

L'Anci Toscana sosterrà una proposta di legge anticorruzione presentata da Avviso Pubblico. Nel pomeriggio viene presentata a Dire e Fare anche l'esperienza dei volontari che hanno partecipato al progetto di Arci Toscana e Libera Toscana “Liberarci dalle spine”: 720 ragazzi toscani tra i 16 e i 19 anni hanno partecipato nel corso dell'anno ai campi di lavoro a Corleone, collaborando con la cooperativa Lavoro e Non solo. La cooperativa gestisce 146 ettari di terre confiscate alla mafia convertite in terreni destinati all'agricoltura biologica, oltre a beni immobili di Totò Riina e Bernardo Provenzano. Su 11.051 beni confiscati in Italia negli ultimi dieci anni, 50 sono in Toscana, tra beni immobili e aziendali. “Un dato – commenta Maurizio Pascucci, presidente di Libera Toscana – che ci dice che la Toscana non è terra di mafia, ma comunque la mafia c'è”. A proposito di Toscana, domattina a Dire e Fare si parlerà anche di archeomafie, gli atti illeciti contro il patrimonio storico e architettonico pubblico. Il convegno “Le archeomafie in Toscana. I reati contro la nostra storia e la nostra cultura” è organizzato da Anci Toscana e Legambiente.

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