Salute/ARTICOLO

Toscana: Giornata Alzheimer La lotta al morbo in una App

Dalle applicazioni al guerrilla marketing, la diagnosi precoce passa dall'informazione, sopratutto "virale". A Firenze il convegno di AIMA ed Uncem Toscana. Giurlani: "Ogni Paese dovrebbe elaborare una strategia nazionale per il problema della demenza"

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
Alzheimer
L’alzheimer è un morbo che colpisce ogni anno il 5% delle persone con più di 60 anni e che in Toscana conta oltre 79 mila casi . Secondo il rapporto Mondiale presentato nei giorni scorsi a Milano fondamentale, nella lotta alla malattia, è la diagnosi precoce. E allora in questo senso diventa fondamentale la comunicazione. La Federazione malati di Alzheimer ha lanciato infatti un’applicazione iphone/Android per i familiari dei malati, così da fornire informazioni e dare risposte ai dubbi, in maniera semplice e di facile uso. Ma non solo. Per combattere il morbo arriva anche la “Guerrilla marketing” diffusa attraverso video virale sul web. Basterà quindi collegarsi a internet il 21 settembre per condividere la visione di un video che mira a far capire, attraverso una comunicazione non convenzionale, quale sia il dramma che vive un malato di Alzheimer. Ed infine, a livello di solidarietà e sensibilizzazione verso questa grave malattia, nella giornata di oggi le persone che vorranno aderire potranno “cancellare la foto dal proprio profilo Facebook: un gesto simbolico per dichiararsi a fianco della Federazione, perché l'Alzheimer cancella l'identità di chi soffre.


Aima ed Uncem a Firenze – Dalla comunicazione web al dialogo faccia a faccia: il capoluogo toscano celebra la giornata della lotta al morbo con un appuntamento organizzato dall’AIMA (associazione malati di Alzheimer) in collaborazione con la Fondazione Circolo Rosselli presso l’auditorium della Cassa di Risparmio Cosimo Ridolfi (via Carlo Magno 7 Novoli). Qui si svolgerà una tavola rotonda (16,40) preceduta dalla proiezione (15,30) del film- documentario di Carles Bosh “Bicicleta, Cuchara, Manzana”, una testimonianza di Pasqual Maragall ex presidente della Catalogna, oggi affetto da Alzheimer, celebre per avere portato le Olimpiadi a Barcellona nel 1992. L’apertura dei lavori è affidata al presidente della Fondazione Circolo Rosselli Valdo Spini e al presidente di AIMA Manlio Matera. L’assessore alle politiche socio-sanitarie Stefania Saccardi porterà i saluti del Comune. Interverranno anche il presidente UNCEM Toscana Oreste Giurlani, il direttore generale della Banca CR Luciano Nebbia e ad Alberto Zanobini dell’Ufficio dell’assessore al diritto alla salute della Regione.

“Porre attenzione alla malattia di Alzheimer - ha affermato il Presidente di UNCEM Toscana Oreste Giurlani - significa intervenire sulla qualità della vita delle famiglie. E soprattutto quelle che vivono in aree montane disagiate, che accusano in modo ancora più pesante le difficoltà. Ogni Paese dovrebbe elaborare una strategia nazionale per il problema della demenza. Le strategie nazionali dovrebbero promuovere diagnosi ed interventi precoci, attraverso l’aumento della consapevolezza, la formazione di assistenti sociosanitari, e il potenziamento del servizio sanitario. A livello locale ci impegneremo con le istituzioni a lavorare in sinergia con AIMA”.

“Ormai è chiaro. L'Alzheimer è un problema di tutti – dice il Presidente AIMA Firenze e Vice Presidente AIMA Nazionale Manlio Matera – è chiaro che di questo problema devono farsi carico tutti i soggetti della rete dei servizi e della rete sociale”.

Alla tavola rotonda moderata dal presidente dell’Ordine dei Medici Antonio Panti interverranno esperti, medici e studiosi affrontando il tema della ricerca universitaria, la sindrome demenza, la demenza vascolare, la cura della persona e l’etica per la demenza. Ne discuteranno insieme Maria Chiara Cavallini (cardiologia e medicina geriatrica a Careggi), Gianfranco Gensini (preside della facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Firenze), Sandro Sorbi (neurologo presso l’università di Firenze), Domenico Inziatari neurologo dell’università di Firenze), Giancarlo Pepeu (professore di farmacologia all’università di Firenze) e Manlio Matera.

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