Cultura/ARTICOLO

Torna a Firenze il Festival Internazionale di Cinema e Donne

Dal 5 al 9 novembre, 43 film per raccontare l'evolversi dell'universo femminile nella società contemporanea, ospiti della rassegna: Margarethe von Trotta, Giovanna Gagliardo, Alina Marazzi, Olivia Corsini

/ Redazione
Ven 4 Novembre, 2016
Die abhandene Welt

Come rendere l'industria cinematografica più paritaria? Ancora una volta le organizzatrici e direttrici del Festival Internazionale di Cinema e Donne Paola Paoli e Maresa d'Arcangelo, forti di una tradizione lunga 38 anni, lanciano temi di discussione e interrogativi, propongono incontri e dibattiti, invitano autrici, esperti, politici, storici, giornalisti, per puntare una lente d'ingrandimento sull'universo femminile e il suo evolversi nella società contemporanea.

Nell'edizione 2016, nel cartellone della 50 Giorni dal 5 al 9 novembre, lo fanno con una proposta di 43 film di registe provenienti da diverse aree geografiche. Al centro del dibattito, quest'anno ci sarà il tema dell'industria cinematografica. Nell'ultimo Rapporto sul Mercato e l'Industria del Cinema in Italia redatto dal MiBACT, il festival fiorentino viene citato come eccellenza europea per l'affermazione della parità di genere: “Grazie a Firenze, nessuno in Europa come l' Italia”, si legge nel rapporto. Eppure continua a persistere un problema per quel che riguarda la presenza femminile nei ruoli apicali della produzione cinematografica, in particolare in Italia, dove la situazione è peggiore che in altri paesi: sono poche le registe, pochi i film realizzati ogni anno firmati da autrici, la distribuzione è carente, e spesso, dopo il film d'esordio non ci sono opere seconde.

In relazione a questa tematica, il 38° Festival Internazionale di Cinema e Donne di Firenze organizza la mattina di lunedì 7 novembre a La Compagnia (ore 10.30) un Focus intitolato “The Times They Are A Changin”. Come rendere l'industria cinematografica più paritaria: Formazione? Risorse? Potere? Diversità? Partecipano rappresentanti di Eurimages, di Ewa (rete europea dei Festival di Cinema e Donne), del MiBACT e le registe presenti al festival. Sarà presa in esame, in particolare, l'esperienza svedese che propone misure e programmi per raggiungere la parità di genere della produzione cinematografica a partire dalla distribuzione delle risorse dello Stato e fino alla composizione paritaria delle commissioni che si occupano di cinema, formazione, produzione.

Una particolare attenzione del festival sarà sulle cinematografie del Nord specificamente su quella svedese che presenta Astrid un film della miglior documentarista del paese Kristina Lindström (autrice del premiatissimo Palme) dedicato ad Astrid Lindgren, la scrittrice che ha inventato Pippi Calzelunghe. Dall'Olanda, altro paese della parità, arrivano i film della nuova onda delle giovani registe che scelgono storie esemplari e ben raccontate e campioni di incassi nel loro paese in cui i problemi si risolvono attraverso discussione e confronto. If Sun Explodes di Hanna van Niekerk, Seaside Walking di Mirjam de With e Ventoux di Nicole van Kilsdonk.

Al festival torna Margarethe von Trotta per presentare il suo ultimo film Die abhandene Welt domenica 6 all'Istituto Tedesco di Borgo Ognissanti 9 alle ore 10.30. Si parlerà di sorelle, sorellanza, doppio come valenze reali e narrative ma anche sociali e metaforiche. Partecipano a Cinema e Donne anche  Alina Marazzi e Marina Spada, due personalità diverse, ma entrambe di grande valore. Alina Marazzi presenta Anna Piaggi, una visionaria della moda e Tutto parla di te e Marina Spada, Il mio domani. Prosegue l'ottimo lavoro di Silvia Lelli sulle forme della violenza di genere con il nuovo film Violenza svelata.

Tra gli eventi speciali del festival la proiezione in anteprima assoluta di Diaspora, ogni fine è un inizio di Luigi Faccini e Marina Piperno (Martedì 8 dalle ore 18.30 alle ore 23 con light lunch nell'intervallo 20.30-21.00). Il film sarà presentato in due parti, con intervallo in mezzo, come fosse un concerto.Altra proiezione in esclusiva sarà quella di L'età d'Oro di Emanuela Piovano (Director's Cut) lunedì 7 ore 21.00. Il film racconta la storia di Annabella Miscuglio l'ideatrice e la fondatrice del mitico Filmstudio di Roma.

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