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Teatro Povero a Monticchiello: va in scena la crisi italiana

Si intitola "Argelide", il nuovo spettacolo scritto e interpretato dagli abitanti del borgo della Valdorcia, che si terrà fino al 4 agosto

/ Redazione
Mar 10 Dicembre, 2013
teatro povero monticchiello
Sarà il debito pubblico il tema centrale di 'Argelide', il nuovo spettacolo della Compagnia del Teatro Povero di Monticchiello, l'autodramma giunto alla 45° che ogni anno viene scritto e interpretato dagli abitanti del piccolo borgo della Valdorcia in provincia di Siena.
Lo spettacolo, in programma dal 23 luglio al 14 agosto, è stato presentato oggi in Consiglio regionale della Toscana dal regista Andrea Cresti insieme, tra gli altri, al sindaco di Pienza Fabrizio Fé, e al consigliere regionale del Pd Rosanna Pugnalini.

La storia è quella di una famiglia e di una comunità che si ritrovano attorno al capezzale di Argelide, anziana capofamiglia di origine contadina dal carattere forte e sanguigno. Mentre la famiglia e le persone sono incapaci di reagire alle pressioni di una situazione economica compromessa e che spinge ognuno verso il proprio interesse, nel letto Argelide gioca la sua partità più importante: cedere alla morte oppure resisterle.
"Questa volta - ha spiegato il regista Cresti - gli attori-cittadini di Monticchiello si sono interrogati su rischi, derive e speranze di un mondo in rapidissima e indecifrabile trasformazione, in un anno speciale in cui si incrociano traguardi collettivi tra loro paradossali. Da una parte una comunità che celebra se stessa e la sua nascita come Nazione, dall'altra l'ennesimo record del debito pubblico, che pare minare alle radici le ragioni profonde della coesistenza tra generazioni".

In Argelide gli abitanti di Monticchiello hanno portato avanti una riflessione sull'attualità sociale già intrapresa con gli spettacoli delle due precedenti edizioni dedicati alla crisi e al precariato nei giovani.

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