Cultura/ARTICOLO

Teatro, a Santa Croce sull'Arno con Sergio Rubini e Alessio Boni

Al via la nuova stagione teatrale con Angela Finocchiaro, Luigi Lo Cascio, Massimiliano Civica, Simone Cristicchi e Maria Amelia Monti

/ Redazione
Sab 20 Ottobre, 2018
Alessio Boni

Presentata in Consiglio regionale la nuova stagione del Teatro Verdi di Santa Croce sull'Arno (Pisa). Una programmazione che mette insieme «qualità ed eccellenza nel panorama nazionale» assicurando al contempo un «presidio culturale e civile all'interno del territorio toscano», dice il consigliere Alessandra Nardini. La cultura, aggiunge, «deve restare al centro delle nostre politiche e rivendichiamo questa scelta con orgoglio».

Sul tavolo, nella presentazione in palazzo del Pegaso, c'è la stagione 2018-19 del teatro comunale diretto da Renzo Boldrini, frutto della collaborazione con il Comune, con il supporto della Regione Toscana nell'ambito del progetto di Residenza della compagnia Giallo Mare Minimal Teatro, che con Fondazione Spettacolo onlus contribuisce anche alla programmazione dei cartelloni della stagione di prosa, e delle rassegne per bambini e famiglie "Il baule dei sogni" e "Stasera Pago io".

«Nove spettacoli con i più importanti artisti, interpreti e registi del panorama nazionale» fa sapere Patrizia Coletta, direttrice della Fondazione Toscana spettacolo onlus. I nomi? Angela Finocchiaro, Alessio Boni, Luigi Lo Cascio, Massimiliano Civica, Simone Cristicchi, Maria Amelia Monti, Sergio Rubini. Accanto ai grandi interpreti «ci sono contenuti che ci fanno pensare e divertire», continua Coletta, che ricorda l'intrattenimento culturale assicurato dalla Miss Marple-giochi di prestigio, interpretata da Maria Amelia Monti (domenica 11 novembre), le tematiche legate all'Uomo, con il Manuale di volo per uomo, di Simone Cristicchi (il 5 dicembre) accanto alla programmazione di Abisso, lo spettacolo di Davide Enia che attinge all'esperienza della tragedia degli sbarchi nel Mediterraneo (il 15 febbraio).

In primo piano anche l'attività del Teatro sul territorio. «Un laboratorio artistico e culturale, capace di dialogare con cittadini di tutte le età» spiega il direttore artistico Renzo Boldrini, che ricorda gli «oltre diecimila spettatori nella stagione passata» ai quali vanno sommate, comunque, «le significative presenze alle varie attività formative e promozionali».