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Tassa di soggiorno su Airbnbn: nuovo patto anti-evasione a Firenze

Sono 7500 le stanze e le case messe in affitto sulla piattaforma online: l’accordo dovrebbe portare al Comune circa 10 milioni di euro all’anno

/ Redazione
Mar 26 Gennaio, 2016

Da settembre i 7.500 privati che mettono in affitto le loro case o stanze su Airbnb pagheranno la tassa di soggiorno: la svolta è frutto dell’accordo firmato oggi tra il Comune e il colosso della sharing economy, che porterà nelle casse di Palazzo Vecchio circa 10 milioni di euro all’anno.
Tutti gli host – ovvero chi affitta l’appartamento sulla piattaforma irlandese – riceveranno da Airbnb le informazioni sugli obblighi previsti in materia di imposta di soggiorno e in più Airbnb si impegna a fare da ‘esattore’ della tassa, gestendone direttamente la riscossione “non appena si definiranno alcuni aspetti della normativa regionale”, come ha sottolineato il Country manager per l’Italia Matteo Stifanelli.

“Siamo i primi in Italia a farlo prevedendo nell’accordo il ‘collect and remit’, che avviene per ora solo in alcune grandi città come Parigi, San Francisco e Amsterdam – spiega Stifanelli – l’84% degli host attivi a Firenze hanno uno o due appartamenti, quindi svolgono questa attività in modo assolutamente non professionale. Con loro è fondamentale instaurare un rapporto di informazione, trasparenza e lealtà reciproca”.

Tra gli obiettivi dell’accordo siglato c’è anche la promozione di un turismo sempre più responsabile, attraverso la piattaforma infatti saranno inoltre fornite informazioni ai visitatori su come essere buoni ospiti di Firenze. Airbnb si impegna a lavorare insieme al Comune per attivare un processo semplice di riscossione automatica delle tasse turistiche per conto della community e ad informare gli host della tassazione vigente.

“Questo accordo è un passo in avanti molto concreto e assolutamente innovativo – ha dichiarato il sindaco, Dario Nardella - finalmente abbiamo degli strumenti che ci consentono di prevedere entrate maggiori grazie all’imposta di soggiorno che pagheranno anche questi soggetti e un accordo che ci permette di trattare tutti i soggetti che operano in questo settore allo stesso modo.”

 

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