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Straordinaria scoperta a Volterra: viene alla luce un anfiteatro romano

La struttura è stata trovata per caso: adesso gli scavi dovranno accertare l'importanza del ritrovamento, che potrebbe essere il migliore del secolo in Italia

/ Redazione
Ven 7 Agosto, 2015

Una struttura muraria ellitica, lunga 80 metri, rimasta per secoli sepolta e di cui si era persa completamente la memoria. È questa la straordinaria scoperta archeologica venuta alla luce di recente a Volterra: dai primi rilievi sembra proprio un anfiteatro romano e sarebbe il più importante ritrovato negli ultimi cento anni.

Tutto è iniziato l’8 luglio nei pressi di Porta Diana, a sud della necropoli etrusca del Portone, dove sono emerse le strutture murarie di oltre 20 metri, costruite con la stessa tecnica utilizzata nel teatro romano di Volterra. Durante lo scavo sono emersi due seggi e altri 20 metri della stessa muratura, ad andamento curvilineo costante, che orienta verso uno sviluppo ellittico della pianta. Se così fosse, si tratterebbe di un edificio pubblico romano di straordinaria rilevanza, probabilmente a carattere ludico, quasi certamente un anfiteatro destinato a giochi dei gladiatori.

“Il ritrovamento avvenuto in maniera casuale nelle scorse settimane dovrà ora essere approfondito, e andranno finanziati i lavori di scavo – ha sottolineato il presidente della Regione, Enrico Rossi, presentando la scoperta – per questo ieri ho subito cercato il ministro Franceschini, che si è rallegrato e ha chiesto di essere aggiornato, annunciando una visita in loco entro un arco di tempo breve".

La scoperta trova un appiglio storico in alcune fonti erudite, in particolare Raffaello Maffei, fine del Quattrocento, e Lodovico Falconcini, un secolo più tardi, che menzionano espressamente l’esistenza a Volterra di un anfiteatro. Inoltre alla fine dell’Ottocento durante gli scavi di realizzazione del cimitero comunale, le carte parlano di un ritardo nei lavori a causa del rinvenimento di lavori in pietra interrati a undici metri: una spia dell’antico anfiteatro, che potrebbe essere rimasto nascosto a grande profondità.